Certamente le condizioni morali-economiche-sociali fanno la loro parte.
Come Martina aveva già accennato in altre occasioni, il fatto che non esistano luoghi dove gli adolescenti possano incontrarsi e riunirsi nel dopo scuola secondo me conta molto, soprattutto se si vive in città dove questi poveri cristi stanno in giro per le strade a pomeriggi interi a cazzeggiare, in cerca di qualcosa con cui intrattenersi. Non per scusarli, anzi, ma se poi danno fuoco ai cassonetti o cominciano a bere presto non possiamo dare tutta la colpa a loro o ai genitori.
Il problema è più generale no?
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