...sono Marco, il marito di Federica, ricercatore di economia al dipartimento di sociologia dell'università di Padova (e, sì, la ricerca ha esclusivamente fini scientifici
)
volevo ringraziarvi perché apprezzo molto i vostri interventi, dopo un po' di schermaglia iniziale vedo che la sostanza inizia a prendere forma e mi sembra più chiara anche la fonte delle vostre perplessità
non è che per caso è solo una questione di definizione?
mi spiego: non tutte le migrazioni sono definitive, alcune hanno un termine (più o meno lontano) e molte se non tutte iniziano con la convinzione che prima o poi si torna, soprattutto quelle più "drammatiche" (tornare con i quattrini è fondamentale per il riconoscimento del successo; è che poi le cose evolvono, alcuni tornano e altri si fermano)
un'interpretazione corrente delle migrazioni attuali è che siano spinte da motivazioni – economiche – razionali (il termine è tecnico, non morale), e quindi per definizione mutabili e reversibili;
mi sembra che l'idea di molti qui non differisca granché: si va, si sta finché fa comodo, poi si torna (o si va da un'altra parte): è così?
ma non vale per tutti, d'accordo? alcuni partono con l'idea che se le cose girano per il verso giusto col cavolo si torna, giusto?
il mondo è vario
ecco, per esempio mi piacerebbe avere un numero sufficiente di contatti per tirar fuori dei numeri, quindi se vi viene in mente qualcuno da aggregare,
ah, come promesso, per far capire meglio le nostre idee, le abbiamo messe giù in qualche appunto che trovate a questo link
www.sociologiapadova.it/?pagina=pagina_generica.php&am...
dove c'è una breve sintesi in inglese (ehm, il mio inglese
) e da dove – in fondo alla pagina – potete fare il download della versione più strutturata, che contiene anche qualche dato più o meno elaborato
naturalmente si può parlare anche del progetto, ogni buona idea è benvenuta
intanto buonanotte
Marco