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UNA RICERCA SUGLI ITALIANI IN IRLANDA

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2007 10:37
05/09/2007 01:54
 
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Mi dispiace che questi interventi siano così rigidi, provo a rispondervi.
Scusate se viene un post lungo.

Non ho detto che l’Irlanda sia stata terra di massiccia emigrazione italiana: ho scritto che la gente è massicciamente partita (da molti Paesi) alla volta dell’Irlanda, storicamente terra da cui sono partite masse di emigranti, e che gli italiani ci sono andati in questi ultimi anni in numero costantemente crescente e cospicuo.

Hai ragione da vendere, OConnor: è vero che non c’è bisogno del Cso per conoscere le motivazioni per cui gli italiani partono verso l’Irlanda; hai ragione: c’entrano il lavoro, i soldi, l’inglese, l’avventura, come dici tu. E queste cose, in effetti, non le ho chieste al Cso, ma proprio a te, e a tutti gli altri che frequentano questo forum. Mi piacerebbe apprenderle dalle persone che hanno avuto il coraggio di partire, le loro motivazioni. Cosa che è poi la ragione per cui ho postato il mio intervento iniziale.

Credo anch’io che il problema italiano non sia l’emigrazione verso l’Irlanda, in effetti. E sono anche d’accordo sul fatto che la massa di gente che in Italia si fa rincoglionire dal Grande fratello e dal calcio su Sky sia un problema ben più importante. Se descrivere l’emigrazione italiana in Irlanda mi interessa, però, non è perché la consideri un problema, o addirittura il problema, ma perché mi incuriosisce capire che cosa succede, per motivi miei che naturalmente possono anche non essere condivisi.
Sono pure d’accordo sul fatto che non serve scienza dove arriva l’esperienza. E d’altra parte è proprio per capire l’esperienza di chi è partito che ho pensato di chiedere aiuto a voi.
Quel che mi basta sapere se a te, OConnor, o a te, LucaToniNo1, o a te, Corkcat – e agli altri frequentatori del forum – interessa partecipare oppure no.

Può essere che tentare di capire perché solo negli ultimi quattro anni più di 2.000 italiani siano partiti alla volta dell’Irlanda – e non alla volta di un altro Paese – sia fighettismo culturalista; e può darsi che una chiacchiera tra amici o una telefonata a OConnor possa esaurire buona parte delle mie curiosità sul punto. Io, però, continuo a credere che domandare i perché a più persone tra quelle che hanno avuto il coraggio di partire sia molto meglio.
Può essere che gli italiani in Irlanda non meritino di essere indagati, ascoltati, considerati come un evento umano o sociologico così importante da entrare nella storia dell’umanità. Ma a me interessano proprio loro, anche se sono un evento che - è vero - potrei pure trascurare.
Già sapere per quante persone siano stati, per esempio, importanti i soldi, o il lavoro, o l’inglese, per me ha senso. Tanto più che solo poco fa Giovanni scriveva che, invece, i soldi non sono stati importanti.
A me piacerebbe capire proprio queste cose; ma sono d’accordo con te, OConnor: non è obbligatorio che capire queste cose piaccia a tutti, o che ne esca un lavoro così interessante per tutti.

E poi. Questa sera, per esempio, sono intervenuti quattro frequentatori del forum. Due di loro hanno scritto che nella loro famiglia – un nonno, i genitori – hanno fatto l’esperienza di andarsene dal loro luogo di nascita per lavorare altrove.
Per me questo è interessante eccome. Mi dice che l’esperienza dello sradicamento – che è centrale nella mia stessa vita personale – può transitare nelle vene (passatemi l’immagine) grazie alla storia familiare. Che magari è più facile partire se c’è un nonno o un padre, o una madre, da stimare per il coraggio che ha avuto andandosene dal suo paese o dalla sua città. Un nonno le cui storie magari abbiamo sentito raccontare centinaia di volte a pranzo intorno a un tavolo quando eravamo piccoli.

OConnor mi invita a venire in Irlanda a rendermi conto delle cose. E' un buon consiglio; l’ho fatto in altre occasioni, e lo farò ancora e ancora perché l'Irlanda mi piace infinitamente.
Sarò, per esempio, a Dublino verso fine mese. E siccome mi interessa sapere le cose che ha da dirmi lui, mi interessano le sue motivazioni, i suoi perché, e i perché di tutti quelli che avranno voglia di dirmeli, mi piacerebbe se accettasse, lui, magari altri amici suoi, e gli altri frequentatori del forum che lo vogliono, di incontrare me e marito. Che, fra parentesi, vi saluta tutti.

Buonanotte
Federica
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