Atalanta, salta la festa-concerto

Dopo le contestazioni per l'invito a Gigi D'Alessio alla serata del centenario, il cantante napoletano aveva deciso di rinunciare. Ma a quel punto lo hanno seguìto tutti gli altri, da Dalla alla Nannini: la manifestazione non si fa

BERGAMO, 26 aprile 2007 - È stato annullato il concerto di sabato 5 maggio, organizzato a Bergamo in occasione del centenario dell'Atalanta. Tutti i cantanti invitati da RTL 102.5 a partecipare gratuitamente al concerto 'Dea 100', hanno deciso di non prender parte alla manifestazione come atto di solidarietà nei confronti di Gigi D'Alessio, il quale ieri ha declinato l'invito a esibirsi in piazza dopo le polemiche scatenate da una parte della tifoseria nerazzurra che non gradiva la sua esibizione. Lucio Dalla, Gianna Nannini, Luca Carboni, Ron, I Pooh, Gli Stadio, Mango, Zero Assoluto, Gianluca Grignani, Nada, Fabrizio Moro, Velvet, Paolo Meneguzzi, Francesco Facchinetti, Amalia Grè, Max De Angelis,Momo, Mariangela, Le Mani, Capsicum Tree non si esibiranno quindi in piazza Vittorio Veneto, e RTL 102,5, "condividendo la decisione degli artisti, riteneva, e ritiene, che la musica, come lo sport, debbano essere linguaggi universali. Le canzoni e il calcio - ricorda l'emittente in un comunicato - sono occasioni di festa popolare, gioia ed emozioni per tutti".
LE SCUSE DEL SINDACO - Le polemiche erano nate dopo che alcuni tifosi avevano criticato la presenza al concerto di Gigi D'Alessio, napoletano e tifoso del Napoli. A D'Alessio il sindaco di Bergamo Roberto Bruni ha chiesto scusa a nome della città: "Sono mortificato - ha detto il sindaco - per l'atteggiamento di una parte del tutto minoritaria dei miei cittadini che si è comportata in maniera inaccettabile e incivile. Mi scuso per loro e colgo l'occasione, unitamente al Presidente della Provincia Bettoni, di invitarla a Bergamo. Lei è ben accolto dalla città e speriamo di poterla avere ospite al più presto". Il cantante napoletano, che ha spiegato le ragioni della sua rinuncia in una lettera sulla Gazzetta, ha ringraziato il sindaco della telefonata e ha ribadito come la musica debba essere un'occasione di unione e non di divisione. "Sono stato a Treviglio, in provincia di Bergamo, qualche settimana fa per un concerto e ho trovato un pubblico meraviglioso - ha risposto D'Alessio -. Accetto volentieri il suo invito e canterò gratis per i bergamaschi".

Gazzetta.it >>

ho letto anche io... non ho parole!
Ma io dico: che sballo ti da contestare un cantante perchè non è della tua città e per giunta tifa un'altra squadra?
Lucio Dalla, ad esempio, è bolognese e tifoso del Bologna.
Max De Angelis è nato a Roma e forse tifa Lazio o Roma.

affettivamente anche a me Gigi D'Alessio a me fa schifo.
ma quei tifosi dell'atalanta non penso criticassero la tipologia musicale quanto la latitudine delle sue origini...

saluti neomelodici
Mirko

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Scritto da: mirko e i furetti 27/04/2007 15.02
affettivamente anche a me Gigi D'Alessio a me fa schifo.
ma quei tifosi dell'atalanta non penso criticassero la tipologia musicale quanto la latitudine delle sue origini...

saluti neomelodici
Mirko

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era appunto ciò che intendevo dire!

Anche a me D'Alessio non piace... ma nel calderone di una festa ci può anche stare.

D'altronde avrebbe condiviso il palco con Francesco Facchinetti (tifoso Inter), gli Zero Assoluto (!!!), Paolo Meneguzzi (!!!!) ecc.

R

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Scritto da: mirko e i furetti 27/04/2007 15.02
affettivamente anche a me Gigi D'Alessio a me fa schifo.
ma quei tifosi dell'atalanta non penso criticassero la tipologia musicale quanto la latitudine delle sue origini...

saluti neomelodici
Mirko

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anche a me non piace per niente (eppure non sono di Bergamo )
lo hanno contestato in quanto napoletano...sono perplesso ora, alcuni post in questo forum mi avevano fatto pensare che gli atalantini odiassero solo i romani wert

[Modificato da Antongiu 27/04/2007 15.15]

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Scritto da: mirko e i furetti 27/04/2007 15.02
affettivamente anche a me Gigi D'Alessio a me fa schifo.
ma quei tifosi dell'atalanta non penso criticassero la tipologia musicale quanto la latitudine delle sue origini...

saluti neomelodici
Mirko

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che palleee, avete rotto i santissimi c.....i.
Stare zitti ogni tanto no??????
Parlare di cose che si sanno eviterebbero figuracce.

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Scritto da: Antongiu 27/04/2007 15.14


anche a me non piace per niente (eppure non sono di Bergamo )
lo hanno contestato in quanto napoletano...sono perplesso ora, alcuni post in questo forum mi avevano fatto pensare che gli atalantini odiassero solo i romani wert

[Modificato da Antongiu 27/04/2007 15.15]

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Informati pure tu dei motivi della contestazione, poi ne riparliamo.


FIERO DI ESSERE ATALANTINO

Premetto che ho letto la notizia casualmente e che, visto che ne parlavano tutti, ho deciso di darle risalto, questa sera ho spulciato un po' il sito www.atalantini.it dove viene spiegata - dal loro punto di vista - la faccenda.

Ecco il comunicato emesso dalla Curva Nord atalantina.

Devo dire che, leggendolo, ci sono cose che vanno obiettivamente condivise.



Qui si possono leggere anche i commenti >>

Altra notizie su La Piazza Atalantina >>

R

In certi casi, come questo, è impossibile essere neutrali: sono nato a Bergamo e anche volendo non riuscirei a dissociarmi dal mio essere orobico. Ciò premesso, affronto la questione. Difendo la mia terra dall'ingiusta accusa di razzismo ricorrente.
L'ultimo attacco a noi gozzuti muove da un episodio connesso ai prossimi festeggiamenti dell'Atalanta per il suo centenario. Uno degli organizzatori, Lorenzo Suraci, dominus dell'emittente radiofonica Rti 102.5, nella ingenua convinzione di fare cosa gradita alla gente, ha pensato di arricchire il programma della serata inserendovi una parentesi canora. Chissà perché è invalsa l'abitudine di considerare degna una festa soltanto se si strimpella e gorgeggia
Comunque, Suraci tra i vari cantanti ha invitato Gigi D'Alessio, napoletano notoriamente tifoso della squadra portata alla gloria da Armando Maradona. (...)
(...) L'idea non è piaciuta agli ultras atalantini, calciofili fondamentalisti, morbosamente legati alla loro piccola patria valligiana, innamorati della polenta, delle penne nere degli alpini e, nonostante siano devoti del Papa Buono e del Buonissimo Gimondi, pronti a menare le mani per dirimere controversie sportive.
Antipatia nei confronti di D'Alessio? Non si può dire. Infatti, recentemente l'ugolina, impegnata in un concerto a Treviglio, che non è svizzera bensì bergamasca, è stata osannata dal pubblico. Quindi, se non è antipatìa, di che si tratta? Gli sfegatati atalantini spiegano: quella del centenario della Dea è festa nostra, soltanto nostra e tale deve essere dal principio alla fine. La presenza di un tifoso dei Napoli, per quanto canterino generoso (non intendeva riscuotere il compenso), non è apprezzata perché inopportuna nella circostanza.
È scoppiata una bega dal sapore paesano. Da un lato i descritti ultras, fermi nel proposito di non ammainare la bandiera del Gioppino, dall'altra i fighetti timorosi di apparire ottusi, antìterroni, insensibili alla esigenza di non discriminare gli ospiti, politicamente scorretti; in una parola: ignoranti.
Sarebbe toccato al presidente della società calcistica, Ruggeri, prendere una decisione. Compito ingrato, dal quale però il massimo dirigente nerazzurro è stato sollevato dallo stesso Gigi D'Alessio che, punto nell'orgoglio sudista, si è ritirato emettendo un acuto registrato dalla Gazzetta dello Sport «E pensare che nello spogliatoio atalantino si cantavano le mie canzoni; cari tifosi, non dimenticate rispetto e buone maniere».
Fin qui il menestrello non ha tutti i torti, È probabile, se non assodato, che negli spogliatoi del "Brumana" (atleta fascista come lo stadio a lui intestato fino al 1997, quando i resistenti, in un impeto di patriottismo alla nutella, cambiarono denominazione), è probabile dicevo che negli spogliatoi si cantassero ritornelli dalessiani, essendo almeno la metà dei giocatori di origine meridionale. Ma questo dimostra il contrario di quanto D'Alessio desiderava dimostrare: se l'Atalanta e i suoi rudi aficionados fossero razzisti, col cacchio adorerebbero calciatori terroni e di colore, ad esempio Ferreira Pinto, il quale si è beccato solo applausi e mai un fischio.
Neppure D'Alessio è stato discriminato, figuriamoci. Non è benaccetto perché è un tifoso del Napoli, non perché sia napoletano. E quella del centenario, garbi o no, è una festa di famiglia, famiglia atalantìna. Se qualcuno ha sbagliato è Lorenzo Suraci, non avendo riflettuto sull'incauta scelta.
E sbaglia chi ha colto l'occasione dell'incidente per offendere Bergamo che, merita ricordarlo, finché era bianca (60 per cento di voti alla Democrazia cristiana) nessuno osava bollare di razzismo. Perché ora periodicamente la coprono di ingiurie? Forse perché il presidente della Provincia è di centrodestra? Sarebbe una meschinità.
La città poi ha una giunta di centrosinistra, e si vede: non risulta che il sindaco rosso, benché avvocato, abbia fatto udire la sua voce in difesa di Bergamo strapazzata.
In assenza di razzismo, Dio ci guardi dagli antirazzisti da salotto.

VITTORIO FELTRI
quotidiano "Libero"
27.04.07




NOI NON VOLEVAMO ASSISTERE AD UN CONCERTO, NOI VOLEVAMO FESTEGGIARE LA DEA

Una settimana fa, Claudio Baglioni è comparso sul campo di gioco prima di un match della squadra di Torino che attualmente milita in un campionato minore, con una chitarra amplificata e microfono ed è stato impietosamente fischiato dai tifosi juventini della Scirea.

Lo hanno fischiato sia in quanto romanista che sgradito ai gusti musicali di molti dei presenti.

Andrò controcorrente, ma ritengo che per una esibizione musicale che tocca una cosa passionale quale è il tifo per una squadra, si debbano coinvolgere solo quegli artisti che alla squadra sono legati.

Se per celebrare la mia squadra avessero ingaggiato Venditti o i nordici Pooh (anzichè i meno famosi ma granatissimi Lou Dalfin e Statuto) potete giocarci gli ammeniccoli che pure io avrei manifestato il mio fastidio.

si vabbe'...
perche' D'alessio e Dalla no?
a pensar male si fa peccato... pero' ci si becca quasi sempre.

saluti peccaminosi
Mirko

non per fare sociologia da quattro soldi...
ma molti frequentatori della curva -e degli ambienti del tifo organizzato in genere - spesso si rifanno e seguono modelli (anche musicali) propri di alcune sottoculture
quindi dal punto di vista artistico gigi d'alessio non è che sia questo Asso ...
il problema è che sono della stessa forza se non peggio pure altri nomi presenti nel cartellone della manifestazione
Sarebbe stato forse più intelligente - a prescindere dalla provenienza geografica degli artisti - scegliere altri nomi...

ma a parte feltri, che non è un cantante, esiste qualche artista conosciuto che tifa atalanta?

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Scritto da: pedair 02/05/2007 23.52
ma a parte feltri, che non è un cantante, esiste qualche artista conosciuto che tifa atalanta?

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Beh, ma spesso Feltri se la canta e se la suona, quindi maari può salire pure sul palco...

Ci sono i Verdena, Facchinetti (e quindi i Pooh), il Bepi - da scompisciarsi il Gioca Jouex in bergamasco (non so se si scrive così)

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Scritto da: fergus 30/04/2007 10.19

Sarebbe stato forse più intelligente - a prescindere dalla provenienza geografica degli artisti - scegliere altri nomi...

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La frase che avrei dovuto usare per chiudere il mio intervento.

Thank you Altrairlandaaaa, Good night !
Si accendono i riflettori.
Parte una musica registrata tranquilla tranquilla.



Si corre al chiosco a bere una birra che la gola è arsa.
Paga Fergus




Cazzo, dice che ha lasciato il portafogli sulla macchina

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Scritto da: =moris= 03/05/2007 0.19





Si corre al chiosco a bere una birra che la gola è arsa.
Paga Fergus




Cazzo, dice che ha lasciato il portafogli sulla macchina

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anche stasera ci accontentiamo del solito tamarindo

TIFOSERIA IN PIAZZA PER DIFENDERE L'ORGOGLIO NEROBLU

Prima "mele marce" poi " razzisti.

La Curva Nord e tutta la tifoseria Atalantina ultimamente sono state oggetto
di un pesante massacro mediatico totalmente immotivato e strumentale

Parole pesanti che feriscono l'animo di tutti i tifosi nerazzurri,
che hanno la "colpa" di amare troppo la Dea

Tutto questo in pieno anno de Centenario,quello da vivere insieme,
tifosi, squadra, società, città

DOMENICA 6 MAGGIO
al termine della gara col Siena
TUTTI INSIEME
in un festoso e colorato corteo
DALLO STADIO AL SENTIERONE
per una
MARCIA
DELL'ORGOGLIO NEROBLU

RISPONDIAMO DIMOSTRANDO A TUTTA ITALIA
QUANTO E' FORTE L'AMORE DEI BERGAMASCHI
PER L'ATALANTA




giornale di bergamo

tifosi risponderanno alle accuse di razzismo con un corteo in città dopo Atalanta - Siena
Scendono in piazza 5 mila ultrà

BERGAMO - Attesi cinquemila tifosi in piazza. Domenica pomeriggio dopo Atalanta-Siena gli ultrà della curva Nord si riverseranno per le vie della città per la marcia dell’orgoglio nerazzurro. Così l’hanno chiamata per rispondere agli attacchi subiti da società e istituzioni bergamasche - così dicono loro - dopo la vicenda di Gigi D’Alessio, il cantante partenopeo non gradito alla curva al mega concerto del centenario (ora annullato) perchè tifoso del Napoli. In quell’occasione la curva, e non solo, era stata tacciata di razzismo nei confronti di D’Alessio.
«Era soltanto rivalità calcistica» avevano risposto i tifosi atalantini, spiegando che sarebbe stato come invitare Ligabue alla festa del Milan o Venditti a quella della Lazio.
Adesso per dimostrare il loro attaccamento alla maglia dell’Atalanta, oltretutto proprio nell’anno del Centenario, hanno deciso di scendere in piazza per far sentire la loro voce.
«Ci hanno definiti prima mele marce e poi razzisti» hanno scritto nel manifesto riferendosi sia alle parole del prefetto di Roma Achille Serra che li aveva definiti "mele marce" (ma prima della partita Roma-Atalanta a fare notizia erano state le intemperanze degli ultrà giallorossi, tanto che alla fine il bilancio è stato di tre tifosi bergamaschi accoltellati dopo un attacca dei romanisti sulla tangenziale ai bus navetta degli atalantini), sia a quelle del sindaco di Bergamo e del presidente della Provincia che invece avevano parlato di «minoranza di pseudotifosi razzisti».
In realtà non si trattava nè di razzismo, nè tantomeno di minoranza di tifosi o pseudotifosi visto che a scendere in campo adesso è l’intera curva Nord. Che ribadisce, evidentemente per chi ancora non l’avesse capito, che si trattava soltanto di questioni legate al tifo calcistico.
«Ci siamo sentiti strumentalizzati» avevano detto alcuni capi ultrà nei giorni scorsi e così per togliere ogni dubbio hanno organizzato la marcia «anche per dimostrare che quelle parole pesanti - è scritto nel manifesto - hanno ferito nell’animo tutti i tifosi nerazzurri».
Il programma della marcia intitolata Orgoglio Neroblù porterà i tifosi dallo stadio fino al Sentierone dove, a suon di musica, gli atalantini dimostreranno ancora una volta il loro attaccamento ai colori dell'Atalanta.

L'Atalanta non è una moda, ma una tradizione». E' questo il significato della manifestazione
Il grande Orgoglio Nerazzurro

BERGAMO – Tra tifosi e semplici curiosi, alla marcia «dell’orgoglio nerazzurro» hanno partecipato in quasi quattromila persone. Una manifestazione pacifica, che, dopo il primo tentativo di protesta portato avanti da uno sparuto gruppo di ultras sabato scorso, ieri pomeriggio ha bloccato le vie del centro di Bergamo per qualche ora. Sarà stato anche l’entusiasmo coltivato con la netta vittoria sul Siena, sarà stata l’euforia data dal primo gol di Bobo Vieri in maglia nerazzurra o la voglia di rispondere alle ingiurie del prefetto di Roma Achille Serra («Mele marce», aveva detto a Matrix) e alle insinuazioni razziste, attribuite alla città di Bergamo dopo il malumore espresso dai tifosi per la probabile partecipazione di Gigi d’Alessio al concerto del centenario. Ma il corteo, partito dal Comunale dopo il triplice fischio della partita e trascinato dalla viva voce del Bocia, questa volta ha funzionato realmente. E bene, aiutato anche dalla presenza di alcuni esponenti politici come Daniele Belotti (Lega), Franco Tentorio (Forza Italia), Gigi Petteni (segretario provinciale di Cisl Bergamo) e Marino Lazzarini del Club Amici. «E’ bellissimo vedere tutta questa gente – ha urlato il capo ultrà salendo sul palchetto allestito di fronte a Palazzo Frizzoni ai 4mila presenti -. Ci sono bambini e nonni tra di voi, mi mancano le parole per commentare tutta questo affetto e la bellezza del momento». Ed in effetti l’impatto della folla presente ha lasciato tutti di stucco. La prima tappa del corteo era prevista alla sede de «L’Eco di Bergamo», dove i tifosi hanno applaudito ironicamente senza cadere in volgarità e atti vandalici. Poi, lungo viale Papa Giovanni, la raccolta di altri «fedeli» nerazzurri, prima semplici passanti e turisti della domenica. «L’Atalanta non è una moda, l’Atalanta è tradizione: ho trentaquattro anni e vivo di Atalanta come mio padre, che ne ha ottanta. Non è possibile fare della strumentalizzazione con la nostra squadra, con la nostra città; una strumentalizzazione come quella avvenuta nelle scorse settimane sui giornali». Non è mancato nemmeno il riferimento al cantante partenopeo e agli altri artisti messi in lista da Rtl per l’evento che avrebbe dovuto vivere il 5 maggio scorso in piazza Vittorio Veneto. «A Bergamo possono venire tutti gli artisti che vogliono, ma l’Atalanta è un’altra cosa – ha detto il Bocia indicando lo striscione appeso alle porte del comune di Bergamo -. Lì c’è scritto che la storia dell’Atalanta va onorata rispettata e "vissuta"».

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Scritto da: Matteo, Berghem 07/05/2007 20.54
E bene, aiutato anche dalla presenza di alcuni esponenti politici come Daniele Belotti (Lega), Franco Tentorio (Forza Italia), Gigi Petteni (segretario provinciale di Cisl Bergamo) e Marino Lazzarini del Club Amici.

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E vai col marchettone politico...
Ci schiaffiamo dentro pure un sindacalista (ma moderato, mi raccomando) e un esponente del coordinamento club, giusto per far passare la presenza dei "nostri" , eh ?


Fonte ? La Padania, vero ?

Che è ? Ti vergogni del tuo quotidiano, visto che ne riporti sempre i testi ma non lo citi mai ?

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Scritto da: =moris= 08/05/2007 10.28


E vai col marchettone politico...
Ci schiaffiamo dentro pure un sindacalista (ma moderato, mi raccomando) e un esponente del coordinamento club, giusto per far passare la presenza dei "nostri" , eh ?


Fonte ? La Padania, vero ?

Che è ? Ti vergogni del tuo quotidiano, visto che ne riporti sempre i testi ma non lo citi mai ?

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Credo che questo intervento sia fuori luogo.

Comunque non è la padania, giornale che non prendo da tanto tempo.
La fonte è "Il nuovo giornale di Bergamo".