Per carita', nessuno si fa illusioni. Ed in questo caso mi sembra di star ascoltando il suono grave e strascinato della disillusione; io in piazza ci sono andato solo due volte tanto tempo fa: un 25 Aprile a Milano e una manifestazione locale nella mia citta' natale, poi ho capito; come forse - mi sembra - hai capito anche tu. Al bodega ci andavo, non di frequente ma ci andavo; penso i soldi li facesse: uno si ritira dal business non solo per fallimento, ma anche per stanchezza, perche' ha voglia di cambiare o semplicemente perche' magari ha fatto abbastanza soldi per passare il resto della vita a vivere di rendita e decide "basta"... Quindi non me la sento di accollarmi la colpa della sua chiusura, anche perche' - personalmente - il senso di colpa e' qualcosa di cui mi sono liberato parecchio tempo addietro, insieme a tutta la morale cristiana.
I prodotti piu' cheap li lascio agli altri: io bevo costose e prelibate birre Belga, worth every cent. Cucino con olio extra vergine e cerco di non comprare frutta che viene dalla Nuova Zelanda. Di Cinese per ora ho solo l'I Ching, il Wing Tsun ed il mio iBook!!
ahahah!
Neanche io sono per qualsiasi tipo di -ismo: gli -ismi dividono le persone e le rendono piu' facilmente controllabili. DIVIDE ET IMPERA, un detto che ha almeno 2000 anni e di cui ancora non abbiamo imparato a percepire le insidie e i subdoli machiavellismi.
Sicuramente se il palazzinaro O'Callaghan fiuta un business redditizio nella musica non ci pensa due volte ad aprire una music venue nelle premises del Bodega.
Rabbrividisco, pero', a pensare quale musica possa essere prodotta in tali circostanze. Brrrrr! Aiut!
"Realism" is my middle name: sono cresciuto a pane e Nietzsche, that's why, amongst the other things, I never believed in a free lunch.
Il tuo Italiano non e' male per niente
[Modificato da Emiliano Zapata 07/02/2007 12.24]