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Sogno di una notte celtica

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2006 23:42
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16/12/2006 23:42
 
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C'era volta una piccola nazione, un'isola... dicevo, c'era una volta una piccola nazione, una nazione bella, verde e non troppo lontana da noi, ma quasi sconosciuta qui giù nella mitica penisola di Enotria.
Una nazione povera ma amichevole, dove i simpatici e gioviali abitanti, in termini pratici se la passavano maluccio... Poveri ma belli, parafrasando il titolo di un film di una volta...

Questi logorroici buontemponi non avendo di meglio da fare, (visto che di lavoro non se ne trovava affatto) passavano il loro tempo a cantare, a bere birra, a danzare e a consumare quantità industriali di vernice verde, dipingendo qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro, logicamente suonando nello stesso tempo nenie che dopo un po' risultavano ripetitive.
Ma oltre a questo, gli abitanti dell'isola provavano (riuscendoci molto bene) ad essere gentili con i pochi & avventurosi turisti che salivano fin lassù dalla penisola di enotria. Bravi, bravissimi... tanto non avevano nulla di meglio da fare... E così i primi viaggiatori "enotrici" che fin la si erano spinti, iniziarono a raccontare cose mirabolanti sui simpatici abitanti dell'isola.
Tanto non avevano nulla di meglio da fare...

Poi un giorno d'estate avvenne il fattaccio imprevisto: un asteroide birichino, sfuggito all'attrazione del sole, colpì l'Europa a tradimento e provocò una repentina e molto ma molto ben localizzata glaciazione: soltanto la piccola nazione verde e la penisola di Enotria vennero improvvisamente Hibernate...

Quasi venti anni durò quel gelo, ma poi l'imperatore del mondo, che (come al solito) non aveva la minima idea di dove fossero le due congelate nazioni, si stufò dell'opera di lobby nel parlamento megagalattico dei suoi sudditi originari di queste ormai gelate contrade, e si decise ad autorizzare il disgelo, da attuarsi mediante l'uso delle bombe x2xxùzzzx.
Le bombe x2xxùzzzx erano quelle che gli erano avanzate dall'ultima "amichevole" invasione ai danni di quel simpatico baffone Babilonese, proprio quello che gestiva una grande pompa di Benzina nei pressi di Eufrate Street.
Il baffone, era universalmente noto come un tipo decisamente violento e manesco e così l'imperatore, complice il serbatoio della sua macchina ormai agli sgoccioli, con l'uso "intelligente" delle bombe gli revocò la concessione della pompa...

L'Imperatore per l'uso delle bombe x2xxùzzzx decise di appoggiarsi al suo amico meccanico Tony, un biondino dinamico padre di quattro pargoli, molto esperto di automobili prodotte in Enotria (Fix it Tony!) e che abitava proprio di fianco alla piccola nazione verde.
Tony, che da giovane era stato comunista (ma se ne vergognava), si mise subito al lavoro.
Ma da pasticcione quale era, ne combinò un'altra delle sue...
Scongelò rapidamente le due nazioni, le bombe x2xxùzzzx erano efficientissime, ma sbagliò nel ricomporre i pezzi frantumati.

Purtroppo solo i politici li ricompose proprio bene e li rimise ognuno al proprio posto. Certo, un cambio non avrebbe... cambiato molto poi. Il cantante di navi da crociera impomatato e con i tacchi alti, se spostato nell'isola verde avrebbe fatto gli stessi danni fatti enotria, solo più in piccolo.
Niente di nuovo sotto il sole... anche il Bertello scongelato in enotria non avrebbe cambiato i destini nazionali, confermando il suo decisionismo a prova di coerenza...

Ma qualcosa di nuovo lo scongelamento lo portò.
Tony si accorse con malcelato dispiacere che sulla piccola isola si era sparso come un tappeto di cartamoneta, e così quasi d'improvviso gli abitanti dell'isola si ritrovarono ricchi o quasi...
Tony non si capacitava che quei quattro cialtroni ingollabirra che passavano il tempo suonando il flauto, fossero diventati così ricchi...

In Enotria invece tutto era rimasto più o meno come prima, a parte il cantante di navi da crociera che si era fatto più petulante e smargiasso...
Vista la gran profusione di cartamoneta, gli abitanti della piccola isola si diedero compulsivamente ad acquisti di qualsiasi oggetto possibile, costruendo all'uopo centri commerciali, alcuni anche verniciati di verdolino, ancor più grossi e sfavillanti di quelli, che già notevoli, esistevano prima della glaciazione dell'asteroide...
Ma esaurita e ridimensionata la febbre da acquisto, gli abitanti della piccola isola, sazi del loro nuovo benessere, si buttarono alla conoscenza della cultura della quasi-vicina Enotria. Il perché è un mistero. Con tante nazioni interessanti proprio l'Enotria dovevano scegliere? Mah...

In passato le due nazioni si erano praticamente ignorate, pur trovandosi reciprocamente "simpatiche", forse anche a causa degli stessi riti mistici praticati dai due popoli, riti abitualmenteofficiati da neri figuri il cui capo supremo (normalmente vestito di bianco) risiedeva appunto nella capitale dell'Enotria...
E fu così che prima timidamente, poi sempre più aggressivamente, nell'isola iniziarono a comparire nelle edicole delle riviste dai titoli accattivanti come "enotrica", "mistic Italic", "il sogno romantico di una verde Barbagia" etc...

Logicamente queste riviste per giustificare la loro esistenza appioppavano dei Cd omaggio con "I canti romantici della lunigiana", "Il meglio di Eugenio bennato giovane" oppure (questa a puntate) l'opera omnia del duo di piadena"; ma il massimo successo in termini di vendite lo si raggiunse con "Gipo Frassino Unplugged" con la partecipazione starordinaria della compianta Maria Carta e con poesie lette da Biagio Marin...
300.000 copie vendute in 5 giorni...

Dopo le riviste, iniziarono sempre più frequenti le trasferte canore degli artisti Enotrici nell'isola: I Cantores di Bitti, Ambrogio Sparagna, Giovanna Marini, gli Agricantus, i cantori di Carpino, i Folkabbestia, gli Zampognari di Scapoli, Raoul Casadei & Raffaella Pelloni, i Tammorrianti del vesuvio e persino il coro degli Alpini della sezione di Orbassano e Benito urgu, solo per citarne qualcuno, ottennero un successo sempre crescente nell'isola...

Gruppi musicali che in Enotria faticavano a riempire persino la piazza durante la sagra del melone di Roccacannuccia, nell'isola spopolavano...
Qualche volenteroso furbacchione organizzò anche un festival "Enotrico-canoro" nella bella citta di "tappo-di-sughero": un altro successone!
Ormai tutto quello che veniva dall'enotria era di moda!
I viaggi in enotria divennero popolarissimi, naccquero linee aeree specializzate e tanti abitanti dell'isola iniziarono a frotte ad invadere le città Enotriche.
Normalmente dopo sole 48 ore di permanenza in qualche residence-prigione-vasca-per-pesciolini, iniziavano a disquisire come esperti della cultura enotriana.
I Bar Enotriani venivano presi d'assalto (in estate prevalentemente) da orde di abitanti dell'isola, tutti in cerca del gusto dimenticato del chinotto, della gazzosa con buccia di limone, del caffè freddo, della spuma della ditta F.lli Cefalo S.n.c di Cinisello Balsamo.
I furbi baristi capirono l'antifona e, di corsa, ristrutturarono i loro locali riciclando tutta la spazzatura accantonata nelle loro soffitte. Insegne telefoniche degli anni '60, il tappo gigante della birra peroni, i cartelli in alluminio con su scritto "Olio di oliva", persino un malandato manifesto del "Mottarello" (non originale questo, prodotto in serie già ingiallito solo per turisti) trovavarono estimatori.
In Enotria naccquero subito imprese specializzate nel fornire chiavi in mano "Bar enotrici" sul modello del "bar dello sport" di Nichelino o del "bar circolo dell'Unione" di Catanzaro, con tanto di baristi e avventori compresi (la scelta del dialetto è un optional!)
I bar "enotrici" esplosero immediatamente come moda e gli abitanti dell'Isola divennero tutti esperti degustatori di caffè espresso, imparando subito a distinguere la miscela con un semplice sguardo, disquisendo sulla superiorità organolettica della "Billy" o dell'aroma di "bruciaticcio dal retrogusto burroso" della "Lamazza"...

Gli anni passavano e il disgelo era ormai stato somatizzato, ma la moda Enotriana nella piccola isola non accennava a passare.
I festival "enotriani" si erano moltiplicati a dismisura e avevano aperto bottega anche numerose scuole di Ballo.
Saltarello, Marcetta, Tarantella, Liscio Romagnolo e altre danze erano ormai popolarissime e una generazione di maestri di ballo "filo-enotriani" era ormai nata e prosperava...
Addirittura un giorno qualcuno si chiese se la cultura Enotrica fosse di destra, sinistra, centro...
Si scomodarono pensatori del calibro di Popper, Mike Buongiorno, Kant, Emanuele Severino, Spinoza, Emilio Fede... si, in effetti gli abitanti dell'isola pur amando irrazionalmente l'Enotria, avevano le idee ben confuse su chi realmente esprimeva la reale cultura della loro anelata seconda patria.
Tra chi la tirava a destra e tra chi la tirava dall'altra parte, la povera cultura enotrica si ritrovò ad essere motivo di scontro acceso...

Ma poi un giorno (felice?) accade il fatto che ha cambiato la storia dei rapporti tra l'isola e l'Enotria: nasce un bel sito web animato da un manipolo di dissacranti buontemponi: www.otheritaly.ie


Testo redatto da Fabio Riccio
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