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La Nazionale di calcio dell'Irlanda del Nord

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2009 10:53
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02/04/2009 10:53
 
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articolo da nuovapolonia.it
Cittadini polacchi che vivono e lavorano a Belfast sono stati oggetto di folle violenza in Irlanda del Nord dopo la qualificazione per la Coppa del Mondo di calcio dello scorso sabato.

Alcune case abitate da polacchi sono state selvaggiamente attaccate e devastate, la situazione nella città di Belfast è diventata così pericolosa che Lunedì notte molti cittadini polacchi si sono visti costretti ad abbandonare in tutta fretta le loro case scortati dalla Polizia.

Paweł Tokarski intervistato dal quotidiano Dziennik ha dichiarato di aver trovato al suo ritorno dal lavoro il piano terra della sua abitazione devastato e scritte sui muri del tipo “tornatene in Polonia”

Il Console Onorario della Polonia in Irlanda del Nord, Girolamo Mullen ammette che i polacchi a Belfast non sono al sicuro pur non essendo coinvolti in questo caos creato dai tifosi di calcio che peraltro non sono dei residenti nell’Irlanda del Nord. Prima durante e dopo la partita che è stata vinta dalla squadra irlandese per 3 segnature contro 2 si sono verificati disordini provocati principalmente da una parte della tifoseria polacca che era arrivata in loco sprovvista dei biglietti per assistere al’evento sportivo. Il politico protestante Jimmy Spratt ha condannato i vandalismi compiuti ed ha inoltre confermato alla BBC come dai rapporti di Polizia sia dimostrato che le persone coinvolte nei disordini nei pressi dello stadio pur essendo polacche nulla hanno a che fare con i lavoratori le cui case sono state assalite e che l’atteggiamento vandalico e violento da parte irlandese è assolutamente illogico e inqualificabile.

Tuttavia quattro polacchi attualmente residenti nel Regno Unito sono stati riconosciuti colpevoli dei disordini e processati per direttissima Lunedì dal Belfast Magistrates' Court i loro nomi sono
Tomasz Bobrowicz, 30 anni, da Suffolk, Inghilterra, Przemyslaw Pawel Kusmierczyk, 28 anni, da Liverpool, Lukasz Szwajda, 22 anni, da Londra, e Tomasz Jakobik, 26 anni, studente presso l'Università Avenue a Belfast.

Altri cinque polacchi fermati dopo la partita sono stati rilasciati dalla polizia Domenica notte.
Nel frattempo i media di Glasgow in Scozia hanno stigmatizzato che lo scarso rendimento del portiere polacco Artur Boruc che milita nei Celtic Ranger squadra di quella città è stato causato dalla pressione psicologica provocata su di lui dai tifosi anglosassoni, nei giorni precedenti la partita sono state scritte sui muri frasi contro di lui e ciò insieme al fatto che i tifosi polacchi si sono ubriacati nei pub di Belfast ha portato poi al degenerare della situazione. In passato Boruc era stato sanzionato dalla Scottish Football Association per aver infiammato gli animi con il suo atteggiamento riguardo alla divisione fra cattolici e protestanti.

Da quando la Polonia ha aderito all’Unione europea e molti cittadini sono emigrati nel Regno Unito in cerca di lavoro non sono stati rari i casi di aggressioni razziste nei loro confronti in molte parti dell’Irlanda del Nord.

L'associazione polacca in Irlanda del Nord ha cercato di calmare il conflitto e ha lavorato costantemente per creare convivenza tra la popolazione irlandese protestante e gli immigrati cattolici provenienti dalla Polonia e da altre zone dell’Europa centrale e orientale. Ma ora la situazione è diventata più scottante.

"Dobbiamo trovare delle soluzioni con i rappresentanti della comunità irlandese al fine di ridurre il conflitto e garantire la sicurezza delle famiglie polacche, i colloqui saranno molto delicati e difficili " ha dichiarato Maciej Bator capo dell'associazion
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"Last night I nearly died,
But I woke up just in time".
Duke Special
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