Haddock ammette di lavorare per i servizi
Mark Haddock ha confessato alla propria famiglia ed agli amici di essere stato un informatore dello Special Branch per oltre 16 anni.
Ha anche ammesso di essere stato scortato fin dentro al Royal Victoria Hospital da alcuni poliziotti.
Gli inquirenti stanno pianificando le mosse riguardanti Haddock e la sua famiglia. Di certo, l'ex-leader lealista ha chiesto alla PSNI di azzerare la sua vita e quella dei familiari, ricostruendo loro una nuova esistenza in Inghilterra, sotto una nuova identità.
La UVF, nel frattempo, ha ordinato a parenti e ad un amico di Haddock, che era sempre al suo fianco durante le udienze in tribunale, di lasciare subito la zona di Mount Vernon, a North Belfast.
Fonti lealiste affermano che i due uomini coinvolti nel tentato omicidio, conosciuti come l'Agente Helen, hanno sparato sei volte all'ex-brigadiere dell'UVF.
I paramilitari erano ottimi amici di Colin Caldwell e cercavano di vendicarlo. Il ventritreenne fu ucciso nel novembre 1991 da un attacco dinamitardo dell'IRA contro la prigione di Crumlin Road.
In precedenza, Caldwell fu arrestato per possesso di armi e per appartenenza alla UVF, dopo che la sua autovettura venne fermata a Newtownabbey. L'informazione che permise l'arresto veniva direttamente da Haddock.
Fonte:
Bollettini Rusticani >>___________________________________________________________
www.lesenfantsterribles.org Distretto Nord: note dall'Irlanda di Sopra
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