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29/05/2006 10:27 | |
Credo che sottovaluti il problema petrolio ... il fatto è che sia l'afghanistan che l'iraq non garantivano agli stati uniti un introito di petrolio che li soddisfacesse.
il fatto che poi erano guidati da ex-amici (vorrei vedere quanto ex però) non ha fatto che garantirgli una copertura per l'attacco.
i talebani avevano negato il passaggio sul loro territorio di un importante oleodotto, questo ancora prima dell'11 settembre.
le navi da guerra americane erano già pronte al largo delle coste del pakistan qualche mese prima dell'11 settembre.
in iraq invece i maggiori beneficiari dei pozzi petroliferi erano francia e russia, guarda caso i due paesi che maggiormente si sono opposti all'attacco americano.
in un mondo in cui la richiesta di petrolio aumenta a dismisura (le richieste cinesi per sostenere la loro crescita industriale sono ogni giorno maggiori) garantirsi una scorta come l'iraq è una bella garanzia per il futuro, per un paese che fino a prima della guerra produceva 10 e consumava 100.
dopodichè, se insieme al garantirsi le scorte di petrolio sono riusciti a liberarsi anche di questi fantomatici ex-amici, tanto meglio per loro.
ma se avessero voluto solo liberarsi di loro, credimi, lo avrebbero fatto senza fare tutto questo casino.
la storia insegna, e il sudamerica soprattutto, che non serve scatenare una guerra per liberarsi di chi comanda. |
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