Scritto da: peregrino 27/11/2005 17.08
Io guarderei il problema da un altro punto di vista.
Se è vero come ho letto da qualche parte che si sapeva già da settembre della possibilità di contaminazione, perchè non sono stati presi provvedimenti dagli organi di controllo?
A volte rischi assai maggiori possono provenire dal pacchetto di latte fresco o uht che compriamo sotto casa. Forse pochi se lo ricordano, ma due anni fa in Italia ci fu un'estate estremamente calda. I produttori di insilati a base di mais destinati all'alimentazione bovina non fecero asciugare abbastanza il "trito" di mais perchè pensavano che fosse già bello asciutto e perchè aspettare costa. Risultato: negli insilati cominciò a svilupparsi un fungo del genere Aspergillus, che purtroppo ha la capacità di produrre le aflatossine. Si tratta di sostanze prodotte da questi funghi quando crescono molto di numero e cominciano a farsi la guerra tra loro. Sfortunatamente sono anche tra le sostanze MAGGIORMENTE CANCEROGENE presenti in natura. Le mucche si nutrirono di quel mais e diedero latte con aflatossine alle stelle.
Quell' autunno enormi quantitativi di latte furono sequestrati (soprattutto nel nord Italia) ed eliminati, ma siccome anche lo smaltimento ha i suoi costi, parte del latte alle aflatossine finì nei pacchetti.
Quando si tratta di soldi, purtroppo, in un modo o nell'altro ti rifilano tutto.
E ai consumatori lo faranno sapere, semmai, in seguito. O, addirittura, nella stragrande maggioranza dei casi, mai.
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