L'officina dell'alchimista : la vostra scrivania ora...

La mia scrivania a casa si trova in una piccola stanzetta che simpaticamente chiamiamo "studio" . In realtà di studio non ha niente, dato che scrivania e dintorni riflettono il mio stato mentale quoridiano: ovvero, caos assoluto. La scrivania vera è propria ha anni ed anni, una di quelle per computer comprata flat-pack da Atlantic Homecare quando stavo a Dublino. Su di essa resta un flat-screen ed una tastiera, un paio di speakers, la stampante ed il modem della broadband. Fin qui tutto normale. Peccato che questi pezzi di tecnologia hardware siano sommersi da pile di articoli di periodici scientifici e filosofici che non ho mai tempo di leggere, penne e matite di vario tipo, disegni dei miei figli, cds senza astuccio, pinzatrici, la solita tazza vuota di te' o caffè, fogli di tutti i tipi (mi sto guardando in giro in questo momento), un laptop sulla tower del CPU con in bilico tre raccoglitori ad anelli A4 ed una pistola laser (non fate domande...), ma non è finita, sono circondata da pile di libri che non trovano più spazio sugli scaffali, fogli scarabocchiati da vari appunti di cui ormai ho perso cognizione e memoria e dietro alle mie spalle ho un file cabinet con una trentina di quotidiani in pila in cima che se apri gli scomparti ti esplodono in faccia. Domenticavo: subito alla mia destra c'è una finestra, mezza oscurata da un'altra pila di libri, sul cui davanzale si riposa spesso uno dei miei gatti, di cui intravedo solo le orecchie oltre la cima dell'ultimo libro.
Benvenuti a casa Buckley