Scritto da: plaintive reverie 26/10/2005 16.12
ti dico la mia, che da un anno sono nell'ambito della ricerca, e faccio iincontri per discutere sul ddl.
io dico ok, vogliono precarizzare i ruoli all'interno dell'università, ma allora perchè non precarizzano anche gli ordinari? perchè gli esperimenti si devono fare sempre dal basso? nei confronti di chi ha piu difficoltà?
io credo che nel tempo la riforma si ritorcerà contro chi l'ha approvata, docenti compresi. perchè in queste condizioni il ricercatore non lo vorrà fare più nessuno, la fuga dei cervelli aumenterà esponenzialmente, e nelle università i vecchi baroni resteranno soli a marcire. perchè l'università si regge per gran parte sulle spalle dei ricercatori stessi, che si fanno carico anche della didattica, oltre al fatto che permettono ai docenti stessi di pubblicare.
mi fermo qui.
Condivido quanto hai detto in quanto, per vari motivi, credo di conoscere abbastanza bene la situazione dell'università italiana. Con questa forma di reclutamento non si fa altro che creare degli schiavi (i ricercatori) che, mantenuti nella totale precarietà praticamente per sempre, non potranno che eseguire senza alcuna contestazione tutto quello che verrà loro ordinato di fare dagli ordinari (se vorranno sperare di ottenere un altro contratto-progetto alla scadenza) i quali ordinari, a loro volta, avranno la possibilità di scambiarsi favori legalizzati a livello nazionale e senza alcun problema in quanto, si sa, i concorsi sono sempre "regolari"(a prescindere dal fatto che il governo sia di un colore oppure di un altro). Mi piace il termine «sulla base di trasparenti procedure di valutazione comparativa». Allucinante.
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"Where is the wisdom we lost in knowledge? Where is the knowledge we lost in information?"
T.S. Eliot