Mi appesto ora a raccontarvi il mio primo viaggio nella verde isola. Spero che questo resoconto, possa risultare in qualche modo utile alle numerose persone che cercano informazioni su questo forum. Colgo l’ occasione per ringraziare le persone del forum, che mi hanno aiutato prima della partenza. Un ringraziamento particolare va anche alla Guida Routard sull’ Irlanda, davvero insostituibile!
I membri di questa spedizione, sono stati: io (Claudio), la mia ragazza Ilaria, sua sorella Francesca e suo marito Claudio.
Dato che ci muovemmo un po' in ritardo, non avemmo molta scelta con il volo, così, acquistammo i biglietti aerei tramite agenzia, per un volo diretto Milano malpensa/Dublino con Aerlingus.
Prenotammo una Ford Mondeo della Hertz online, tramite RyanAir e il giorno 2/7/04 andammo in aeroporto con armi e bagagli, pronti per partire.
La Aerlingus si presentò subito con un bel biglietto da visita: un' ora di ritardo! Ingannai l' attesa mangiando un Hamburger di Burger King: uno schifo.
Finalmente salimmo a bordo, e con “piacevole” sorpresa, scoprimmo che sui voli Aerlingus, tutto è a pagamento, anche un bicchiere di succo... almeno sull' Alisarda ti davano una caramella... vabbhè...
Dopo un volo senza troppi scossoni, arrivammo a Dublino!! Appena scesi dall' aereo un vento gelido mi diede due schiaffi in faccia e io mi chiesi subito cosa diavolo avrei fatto con tutte le magliettine leggere che avevo in valigia!
Dopo aver recuperato i bagagli, ci dirigemmo al banco Hertz per ritirare la nostra mondeo; l' addetto alla consegna delle vetture, ci informò che NON poteva darci una mondeo! Ci disse che si trattava di una vettura guidabile solo da persone che hanno più di 30 anni! E ci rifilò una Seat Leon! Mortacci della Hertz!!! Questo non era scritto sul contratto! Ci spiegò poi, che per farci ridare la differenza di prezzo tra le due auto, avrei dovuto contattare RyanAir (sono ancora in ballo ora! Grrrrr!!)
Un po' smaronati per via di questo cambio, ci dirigemmo al parcheggio C dove cercammo la nostra Leon... appena trovata, si presentò la prima scelta traumatica! “Chi guida per primo!?” Mio cognato si offrì volontario, e con una soglia di concentrazione del 200% ci sottoponemmo all' esperienza della guida sulla sinistra.
A parte qualche riflesso condizionato, tipo "ricerca della leva del cambio sulla destra, con conseguente schianto della mano sulla portiera" ci trovammo sulla M1 in direzione del centro, e dato che era già tardi, la priorità fu quella di cercare un Hotel. Pensavamo infatti, che fosse tardi per citofonare ad uno dei numerosi B&B.
Decidemmo di fermarci per capire dove fossimo, e per chiedere a qualcuno dove trovare un Hotel. Qui scattò la prima botta di culo della vacanza!
Entrammo in un negozietto dove "vendevano roba fritta", e sfoggiando il mio inglese delle scuole medie chiesi "excuse me, can you tell me where i can find an hotel?" il negoziante mi guardò e rivolgendosi alla moglie disse "mannagia a maronna chist vuol sapè dov trovar nu hotell che je dico?" allora chiesi "italiani?" e quello rispose "yes" sogghignando dissi "anche noi!" la moglie del simpatico ometto allora, fece una telefonata e ci indirizzò ad un B&B di una sua amica!
Ci arrivammo in un attimo, bussai, e da dietro la porta sbucò una signora simile ad un folletto irlandese che ci condusse alle nostre stanze, dopo averci spiegato tutto (chiamandomi sempre dearling) ci salutò scomparendo nei meandri della casa.
Dopo che ci fummo sistemati nei dignitosi alloggi, andammo a fare un giro per il centro (proprio a due passi dal B&B). Colti dai morsi della fame, trovammo aperto un Burger King (noooo ancora luiii)… non so perché ma quella volta il panino mi sembrò buono
uscimmo, e il monumento a forma di pistillo (orribile), mi bloccò la digestione, il vento continuava a prendermi a pizze in faccia mentre io le avrei volute nello stomaco al posto dell’ hamburger. Tornammo al B&B e ci mettemmo a nanna.
La mattina seguente, ci sparammo un “continental Breakfast” a letto (non c’era la sala da pranzo) e fummo pronti per partire alla volta di Kilkenny. Il mio primo giorno di guida in iralnda! fortunatamente uscimmo subito da Dublino, e percorrendo le arterie M50, N7, N9, potei prender confidenza con la guida a sinistra, rischiando l’ incidente solo alla prima rotatoria (non guardai dalla parte giusta!)
Prima di arrivare a Kilkenny, facemmo una piccola tappa al supermercato Spar (pubblicità occulta?) di Leghlinbridge dove con mia somma gioia scoprii la Cocacola alla Vaniglia!
Mia grande compagna dei pranzi al sacco della vacanza.
Giunti a destinazione, visitammo il castello di Kilkenny, il sole era alto nel cielo e l’ erba perfetta (tipo campo da golf) del parco adiacente sembrava sussurarci “sdraiatevi e fatevi una penneca”, resistemmo al richiamo e ci addentrammo nel centro della città finchè lo stomaco non ci condusse in un Pub dove mangiammo pollo e bevemmo Smithwicks.
Come da manuale, la destinazione seguente fu Cashel con la sua famosissimissima rocca, imboccammo la N76 e poi la tortuosa R691 con l’ intenzione di trovare un B&B appena fuori paese.
Con somma fortuna ci imbattemmo nella Farmhouse “Rahard Lodge” (ve la raccomando caldamente!) Immersa nel verde, con antistante prato popolato di pecore belanti, è gestita da un vecchietto molto simpatico. Le stanze sono accoglienti e pulite, il giardino è incantevole e curatissimo, ma soprattutto si ha una splendida vista della rocca in lontananza!
Non altrettanto amabile è il ricordo della cena a Cashel! Scartato il ristorante Chez Hans dove i prezzi erano proibitivi e il ristorante Pasta Milano dove probabilmente ci avrebbero avvelenati con pasta scotta (spero di si, altrimenti mi mangio le…) ci infilammo nel Pub 20 Davern 20 dove incontrammo la prima (in totale sono due) persona stronza di tutta la vacanza! La vecchiaccia in questione, ci accolse freddamente, e alla nostra richiesta di cibo, ci disse che la cucina era chiusa e che poteva darci solo dei Sandwich o una minestra di funghi.
A me sarebbe stato pure bene, se non fosse che dalla cucina uscivano portate di tutti i tipi, servite a gente arrivata anche dopo di noi! Ma stendiamo un velo pietoso sull’episodio, altrimenti mi vien voglia di tornare a Cashel e stender la vecchia…
Dopo una splendida dormita e una colazione coi fiocchi, decidemmo la tappa successiva: Youghal.
Ripensandoci ora, devo dire che Youghal è un paese piuttosto insignificante, ci avranno pure girato qualche scena di Moby Dick, ma a non ne restammo particolarmente colpiti… così, dopo un pranzo a base di arrosto, ci avviamo verso Kilarney, percorrendo la N25 e la N22 senza fermarci a Cork.
Appena arrivati, trovammo un B&B in una zona residenziale a due passi dal centro: la casa della famiglia Leens. Ci ricevette la Signora Leens, una donna molto simpatica dalla parlata un po’ titubante. Prima di farsi una dormita, ci fu il tempo di visitare la città: molto bella e accogliente.
Il giorno seguente partimmo per il Ring of kerry, lo percorremmo in senso antiorario, come consigliatoci dalla Signora Leens… ci aveva spiegato infatti, che era il modo migliore per non trovarci a bisticciare con i Bus sulle strette strade che avremo dovuto percorrere.
Rimanemmo affascinati da tutto ciò che vedemmo! In dieci minuti potevamo essere sulla cima di una verde collina oppure su una spiaggia bagnata dall’ oceano azzurrissimo! Gustammo un sontuoso Pic nic in riva al mare su Valentia Island e sulla via del ritorno, ci fermammo su di una spiaggetta, dove mio cognato ebbe il coraggio di mettersi in costume per provare gli effetti dell’ ipotermia, causata dalla gelida acqua oceanica (fino al polpaccio).
Passammo un’ altra notte dai Leens, e il giorno successivo facemmo rotta verso le Scogliere di Moher. Imboccammo la N22 verso Tralee e poi la N69 per Tarbert; qui avremmo dovuto imbarcarci sul traghetto che porta a Killimer. Con un bel colpo di culo, arrivammo sul molo un minuto prima della partenza, e la nostra Leon si infilo a bordo come l’ ultimo tassello di un puzzle! Risparmiammo così 140 Km e un sacco di strada! Con soli 14 Euro! A pranzo ci fermammo sulla bellissima spiaggia della baia di Kilkee. Anche con il cielo coperto questa cittadina era davvero affascinante. Dopo aver digerito, ripartimmo sulla N67 con meta Doolin, ovviamente fermandoci alle Cliffs of Moher. Qualsiasi persona abbia visto questo imponente monumento di madre natura, ne serberà un vivido ricordo nel cuore per sempre. Lasciano senza fiato, sia per la bellezza, sia per la vertigine che provocano! Miriade di gabbiani volano a ridosso delle rocce sferzate dall’ oceano, i si appollaiano tra i numerosi anfratti. Qui si può anche notare, come gli Irlandesi
gestiscano la questione della sicurezza nei luoghi di interesse pubblico: mettono dei cartelli con divieti ben precisi, del tipo “non attraversare la recinzione”, però la recinzione in questione risulta facilmente scavalacabile, oppure c’è un passaggio (stretto ma utilizzabile)su un tratto della barriera. In tal modo, si mettono dalla parte della ragione, e per l’ eventuale trasgressore, è quasi impossibile farsi del male oltrepassando l’ ostacolo.
Arrivammo a Doolin verso le cinque, e cominciammo a cercare un B&B. In questo paesino di mare, molti Bed and breakfast riportano la scritta “No vacancies” dovemmo girarne un paio, prima che un gentilissimo signore, ci indirizzo alla Bellyvara House. In realtà non era un B&B, ma una Guesthouse. Devo dire che fu il miglior alloggio di tutta la vacanza! Tutto odorava di nuovo, l’ arredamento era fantastico, e la luce veniva risaltata dagli interni in legno chiaro! I bagni erano enormi, ed alcuni con idromassaggio! La giovane signora di casa, una bellissima donna di nome Becky, ci indirizzo al Doolin cafè per la cena, il posto ci sembrò piuttosto fatiscente, ma il cibo era raffinato e da dieci e lode!
La mattina seguente decidemmo di andare sulle Aran, arrivati al porticciolo parcheggiai e andai a prendere quattro biglietti per Inisheer... che mazzata!! 25 Euro a bliglietto!
(vorrei chiedere a chi c’è stato “ma costa davvero così tanto, oppure mi sono fatto fregare io?”)
Dal traghetto si potevano ammirare le Cliffs of Moher, anche se c’era un po’ di foschia. Sbarcammo a Inisheer e ci accampammo sulla spiaggia a prendere il sole, che stranamente quel giorno picchiava duro! Dopo la siesta, visitammo le rovine, e rimanemmo colpiti dalla quantità spropositata di muretti di pietre che trasformavano l’ isola in un gigantesco campo da domino.
Dopo un’ altra notte alla Bellyvara House, ripartimmo per il Burren. Percorremmo la N67, e ci fermammo a Ennistimon per prelevare del denaro, qui, riuscimmo a prendere una multa! parcheggiammo in zona disco, ma la hertz non fornisce il disco orario con la vettura! Visitammo così la Ennistimon Town Hall
Abbandonammo la N67 all’ incrocio con la R476 e ci dirigemmo verso Corrofin per l’ immancabile visita al Dolmen di Poulnabrone. Vi sembrerà una frase idiota, ma “me lo immaginavo più grande”
Dopo questa visita alle 22 salme sepolte sotto l’ antico monumento, guidammo nuovamente verso nord e riagganciando la N67, puntammo Galway. Dopo uno spuntino sul cofano della Leon, decidemmo di andare a Clifden. Non ci fermammo a Galway, ci lasciammo alle spalle la N18 e il breve tratto di N6 per ritrovarci sulla N59. Qui cominciammo a comprendere perché tutti elogiano la bellezza del Connemara! Un paesaggio davvero indescrivibile! Io ero concentratissimo nel domare la Leon, mentre la tortuosa strada si svolgeva davanti a noi portandoci da destra a sinistra e viceversa, tra vallate verde smeraldo e i laghi dalla superficie scintillante. Mio cognato ci propose di fermarci a Ballyconneelly, poco distante da Clifden. Fu li che trovammo alloggio dai Mannin, vicino ad una spiaggia di corallo. La sera facemmo un giro per Clifden e il giorno dopo ci dirigemmo verso Leenaun. Questo itinerario confermò nuovamente la bellezza di questa regione arricchita dalla bellezza del fiordo. Purtroppo a Leenaun incontrai la seconda persona stronza della vacanza, un vecchio bisbetico che fece di tutto per non vendermi 13 pidocchiosi francobolli! E ci riuscì.
Nel ritorno vedemmo l’ abazia di kylemore, ma decidemmo di non entrare, limitandoci ad ammirarla da fuori (non per fare il braccino corto, ma 10 euro mi sembravano eccessivi).
Nel ritorno ci perdemmo (volontariamente) tra le stradine nei pressi di Tully Cross, e infine tornammo a Ballyconneely.
Il giorno seguente, cominciammo a portarci verso Dublino. Ripresa la N67 tornammo sui nostri passi, e a Galway imboccammo la N6 verso Athlone.
Mentre procedevamo, decidemmo di visitare il sito di Clonmaconoise, tagliammo verso sud prendendo una stradina anonima prima di Athlone, e sbucammo nel paesino fantasma di Shannonbridge. Trovammo un B&B: la Glenderham House con splendida vista sulla centrale “modello Springfield dei Simpson”.
Dopo un breve risposino, andammo a Clonmacnoise; Le rovine ci affascinarono molto! E nel museo adiacente proiettarono un filmato (in italiano!) dove ascoltammo l’ interessante storia di questo antico luogo sacro.
Consumammo l’ ultima cena in Iralnda alla Rocca di Shannonbridge, ambiente raffinato e cibo squisito! (e conto salato ;-) )
Arrivo così l’ ultimo giorno :( Arrivammo all’ aeroporto di Dublino e lasciammo la Leon al parcheggio Hertz.
Dopo aver speso capitali in souvenir vari: gadget della Guinness e folletti vari come da veri Spaghetti Tourist, andammo al gate, in attesa d’ esser imbarcati. Tanto per confermare la serietà della Aerlingus, Il nostro volo partì con cinque ore di ritardo!
Si concluse così il nostro viaggio in Irlanda.
Per me, abituato a fare vacanze al mare spaparanzato a prendere il sole, questa è stata una vacanza piacevolmente alternativa. Ci siamo divertiti tantissimo e nonostante i 1600 Km circa percorsi, non ci siamo mai annoiati. Abbiamo già deciso che nei prossimi anni, torneremo per visitare i posti che non abbiamo potuto vedere per mancanza di tempo.
Questo è tutto...
ciauz