Carissimo Moris,
Grazie della Sua risposta.
A dire il vero, io non ho altro che ammirazione per il lavoro che fate col vostro sito, a seguito, naturalmente, di una Vostra scelta che l’ha voluto strutturato quale forum, mirato anche al dialogo sui problemi incontrati dalla nostra comunità.
Per converso, la formula e il taglio editoriale dati a Italia Stampa quando, nel lontano 1983, mi misi in testa di avviarlo quale periodico, è principalmente quello dell’informazione, cercando anche, devo pure confessarlo, di evitare di fare politica e di non irretirmi nelle trappole della conflittualità.
Quando assieme al webmaster abbiamo deciso di ‘trasferire’ il periodico sul web, una delle prime decisioni prese è stata quella di non introdurre un forum di discussione, principalmente sì per scelta editoriale, ma anche per non ‘disturbare’, se mi passa l’espressione, il lavoro svolto dagli altri siti, tra i quali il Vostro.
Detto questo, mi creda, non sono stati pochi i casi, in più di vent’anni di lavoro, in cui sono stato sollecitato, anche da parte di quei membri della prima generazione (lodo l’articolo scritto a proposito da Fabio Riccio, in quanto corrisponde a verità) che mi hanno sollecitato a scrivere delle loro lamentele su certi servizi forniti dai nostri uffici italiani e sui problemi di convivenza ed integrazione degli Italiani in Irlanda.
A queste sollecitazioni ho sempre risposto dicendo che non avevo nessuna difficoltà a pubblicare le loro lamentele purché fossero firmate. Ed è proprio qui che è cascato l’asino, perché nessuno, dico nessuno di loro, ha avuto il coraggio di identificarsi.
Anche se un periodico di informazione, Italia Stampa è sempre disposto ad accogliere ed a pubblicare i termini di problemi seri purché gli autori degli stessi forniscano nome, cognome e recapito: in tal senso, ed a queste condizioni, sono e resterò sempre disponibile.
Buon lavoro,
Concetto La Malfa
redaz@italiastampa.info