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Iraq: il rapimento di Giuliana Sgrena

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2007 19:10
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Re: Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 08/03/2005 15.34

Prenditela con quel c...e di Borghezio. La nostra vergogna.



Ah, semmai la VOSTRA. La mia no davvero.

Ro'

- all songs are living ghosts and long for a living voice - B.K.
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In questi giorni sono stato fuori dall'Italia e anche dai cogl... da questo forum, e quindi benchè avessi la connessione con il portatile ho preferito estraniarmi completamente e non leggere nulla ne informarmi su quanto succedeva nel mondo (altrimento che vacanze sarebbero).

Ritorno e scopro con piacere che la Sgrena è stata liberata, ma per contro la brutta notizia della morte di Calipari rende ugualmente triste tutta la vicenda.

Lasciando fuori tutte le ipocrisie o anche le sincere ondate emotive amplificate mediaticamente , noto che (e xchè mai dovrebbe essere altrimenti) ancora una volta si specula e si polemizza su quanto accaduto.

Forse xchè assente in questi giorni e quindi mi sono perso alcune puntate di questa telenovela con il tragico finale (non ironizzo assolutamente, ma la telenovela la dobbiamo solo alle nostre televisioni) o forse xchè prevenuto verso questi 'comunistacci', devo dire che ho trovato insensate alcune dichiarazioni della Sgrena e dell'ormai onnipresente compagno della Sgrena.

- Mi sembra di ricordare che quando era in mano ai rapitori la Sgrena in lacrime implorasse pietà e chidesse che la si liberasse.

- La Sgrena viene liberata ma muore Calipari. La Sgrena si monta la testa e pensa di essere coinvolta in un complotto o di essere sul set di 'Intrigo Internazionale'.

Considerare invece che quanto accaduto sia solo un dannatissimo incidente causato da qualche cowboy spaventato è forse troppo riduttivo? Gli Americani muoiono come mosche in Iraq, e forse alcuni di loro preferiscono sparare prima e semmai chiedere i documenti poi.

Se i servizi americani volevano ucciderla, non penso che ora sarebbe in Italia e soprattutto viva.

L'obiettivo era Calipari? Ma xchè in questa occasione? perchè amplificare mediaticamente questa esecuzione? Volevano forse gli americani inviare un messaggio ai nostri servizi e al nostro governo?
Potevano ugulamente farlo, potevano ugualmente uccidere il Calipari di turno o proprio il Calipari, ma in un'altra circostanza senza che nessuno, eccetto i diretti interessati (servizi e governo italiano), potessero attribuire la sua morte ai servizi segreti americani.

E' forse + accettabile la morte di un un valente e onesto uomo come Calipari in seguito a un complotto piuttosto che ad opera di un gruppo di ragazzini spaventati dal grilletto facile, ma per quanto mi riguarda, Calipari è morto anche a causa di una giornalista che ,se non ho letto male da qualche parte alcune settimane fa, aveva l'abitudine di inoltrarsi in zone 'off-limit' (coraggiosamente , le rendo atto) , in zone poco sicure per gli occidentali.

- La Sgrena una volta libera dice che è stata trattata bene dai suoi sequestratori (lontani ormai i giorni di quel video dove implorava di essere liberata).

- La Sgrena dice anche che non tornerà + in Iraq, perchè non ci sono le condizioni. Quali condizioni? Un governo Iracheno , provvisorio chiede ai governi della coalizione (e quindi anche a quello italiano) di rimanere in Iraq. I terroristi, partigiani, la resistenza, ecc, ecc. non vogliono.
Quali condizioni di sicurezza difettano in Iraq per garantire la sicurezza in Iraq alla Sgrena?
Non ci sono le condizioni perchè quei 'cattivoni' degli americani vogliono ucciderla (curioso ma, mi viene in mente quel lago situato in Perù o Bolivia, il 'Titicaca') , oppure xchè i terroristi partigiani potrebbero sequestrarla nuovamente?

E in quanto alle dichiarazioni dei suoi sequestratori sono solo dichiarazioni politiche e propagandistiche. Non si possono considerare attendibili le dichiarazioni di gruppi che sequestrano civili inermi. Anzi mi fa specie che la stessa Sgrena si sia prestata, involontariamente certo, a loro portavoce.

In definitiva mi pare che questa vicenda è un ulteriore spunto di antiamericanismo spicciolo, già perchè se il povero Calipari fosse morto sempre in Iraq, ma in circostanze meno chiare o per assurdo fosse stato vittima egli stesso di un sequestro, forse non lo si sarebbe pianto in questo modo, (ma come è successo per il povero Quattrocchi dove il sindaco della mia città si è persino rifiutato di andare ai suoi funerali), si sarebbe forse detto che in fondo era uno dei servizi, insomma uno che faceva il lavoro sporco, un amico degli americani, un personaggio poco raccomandabile. Nassiria docet.








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08/03/2005 22:02
 
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Stasera mentre tornavo a casa, ascoltando RadioRai 1, e più precisamente la trasmissione di Forbice, credo Zapping, ho sentito le aperture dei diversi tg della sera; quando hanno fatto sentire il tg4 di quel leccapiedi di Fede (perchè altro non è... giornalista men che meno... forse cabarettista da bettole di periferia) ho avuto il voltastomaco:
"Apriamo sempre con la notizia della tragedia di Baghdad, dove ricordiamo, per salvare la giornalista Comunista Giuliana Sgrena lo Stato Italiano ha perso un valoroso uomo, Nicola Calipari; lo ricordo di nuovo, per salvare la giornalista comunista Giuliana Sgrena"
Complimenti vivissimi anche a Fede... che non si dimentica mai di fare sana e spudorata propoganda politica.
Che tristezza che mi fanno certi personaggi...

Proprio ora sto guardando Ballarò... c'è quel... come dire... meglio che non lo dica... di Luttwack o Luttwag (o come si scrive) che sta sparando una serie incredibile di sfondoni senza senso...

Avanti il prossimo... a chi tocca?
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08/03/2005 22:40
 
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Sempre da Ballarò.. riguardo il Cermis.
Gli autori di quell'incidente, gli assassini cioè, non hanno pagato per niente per ciò che hanno fatto.
Uno condannato a sei mesi di prigione, se ne è fatti ben meno; gli altri due volano tutt'ora nell'aviazione civile e sono stati addirittura elevati di grado.
E sono assassini... boh!
Si... lo ripeto... mi sento antiamericano se questi sono i modi di agire di una potenza economica e militare che combatte guerre per avere il sopravvento sul resto del mondo.
Ricordo a tutti, soprattutto a quelli che fanno finta di non sentirci da un orecchio, che gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra all'Iraq per scovare le armi di distruzione di massa di Saddam, facendo vedere a tutto il mondo prove false!!!
Poi candidamente, migliaia di morti dopo, hanno confessato che forse le fonti su cui si erano basati non erano attendibili.
Ma chi vogliono prendere per i fondelli?

Ultima di Castelli a Ballarò...
Napoli è come Baghdad.
splendido... semplicemente splendido avere un ministro così.
Boh... spero di svegliarmi presto da questo incubo...
Pa.
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09/03/2005 09:05
 
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Re:

Scritto da: paolino-BOGLANDSMAN 08/03/2005 22.40

Ultima di Castelli a Ballarò...
Napoli è come Baghdad.
splendido... semplicemente splendido avere un ministro così.
Boh... spero di svegliarmi presto da questo incubo...
Pa.



bisogna dare atto all'Ingegner Castelli
che voleva fare un paragone fra Nassirya e Napoli
comunque il suo intervento (almeno la parte che ho visto io, poi son tornato a chelsea-Barcellona che era molto meglio) é stato perlomeno imbarazzante , ha liquidato le operazioni del nostro esercito come "di ordine pubblico" ....
mah l'ingengnere [SM=g27829]
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09/03/2005 13:41
 
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Re:

Scritto da: lough 08/03/2005 19.42
In questi giorni sono stato fuori dall'Italia e anche dai cogl... da questo forum, e quindi benchè avessi la connessione con il portatile ho preferito estraniarmi completamente e non leggere nulla ne informarmi su quanto succedeva nel mondo (altrimento che vacanze sarebbero).

Ritorno e scopro con piacere che la Sgrena è stata liberata, ma per contro la brutta notizia della morte di Calipari rende ugualmente triste tutta la vicenda.

Lasciando fuori tutte le ipocrisie o anche le sincere ondate emotive amplificate mediaticamente , noto che (e xchè mai dovrebbe essere altrimenti) ancora una volta si specula e si polemizza su quanto accaduto.




Lough, in Iraq c'è una guerra, mica una scampagnata tra 4 amici!!! La Sgrena andava in zone off limits? Forse era l'unico modo per raccontarci quello che succedere veramente in iraq. Perchè tutti gli altri giornalisti raccontano della guerra utilizzando le immagini che le stesse forze armate gli forniscono. E' informazione questa?

E non riesco a capire cosa c'è di strano se la Sgrena dice che è stata trattata bene. Il fatto che sia stata trattata bene le impedisce di voler tornare dai suoi cari e di piangere per la speranza di tornare a casa?

Ma ci rendiamo conto dell'ipocrisia? noi siamo qua, seduti al calduccio dei nostri uffici o delle nostre camerette, comodamente seduti, mentre questa gente è in un paese in guerra.
Guerra, porca puttana, guerra, non partita a tresette. Che non stiano a raccontarcela. In Iraq c'è una guerra bella e buona.

altra cosa: ieri sera il tg1 ha fatto vedere le foto dell'auto su cui è morto Calipari, facendo vedere che non è crivellata di colpi, come a voler smentire quello che ha detto la SGrena. Peccato che dalle ricostruzioni è emerso che la pattuglia americana ha sparato sul fianco destro dell'auto. il tg1 ha fatto vedere il muso e il fianco sinistro.
QUESTA E' FALSA INFORMAZIONE.

Altro particolare: era una pattuglia o un check point? Alcuni giornalisti (fede in testa) continua a parlare di check point, altri di pattuglia. Ma la differenza è notevole. Al check point la macchina aveva l'obbligo di fermarsi, e il fatto che non lo abbia fatto può autorizzare un soldato a sparare. Se invece è una pattuglia, prima di sparare avrebbe dovuto avvertire e provare a fermare la macchina.
La differenza è enorme.
Inizino a spiegarci cos'è successo veramente, perchè un italiano è morto per compiere il proprio dovere.
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09/03/2005 13:53
 
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Re: Re:

Scritto da: gior77 09/03/2005 13.41
noi siamo qua, seduti al calduccio dei nostri uffici o delle nostre camerette, comodamente seduti, mentre questa gente è in un paese in guerra.



Appunto, guerra, anche il soldato che ha sparato non era seduto al calduccio dei nostri uffici o delle nostre camerette.
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09/03/2005 14:44
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 09/03/2005 13.53


Appunto, guerra, anche il soldato che ha sparato non era seduto al calduccio dei nostri uffici o delle nostre camerette.



infatti, io non lo condanno.
io condanno chi lo ha messo lì con un fucile in mano.
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 09/03/2005 14.44


infatti, io non lo condanno.
io condanno chi lo ha messo lì con un fucile in mano.



condivido.
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09/03/2005 15:34
 
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e che dire, speriamo che l'episodio sia stato causato da un tragico errore .
sembra grossa l'ipotesi dell'agguato, molto grossa
tanto grossa quanto pensare che i top gun americani scommettevano una birra sui passaggi radenti a fil di funivia
e invece .....[SM=g27829]
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La stanno facendo davvero sudicia adesso...
E' da un paio di giorni che giornali e telegiornali stanno facendo girare la foto dell'auto su cui viaggiano Giuliana e Nicola, insieme all'altro agente del Sismi.
Tutte immagini del lato sinistro dell'auto ed ovviamente i giornalisti di turno fanno notare, da esperti balistici, che non ci sono poi tutti quei fori sulla fiancata dell'auto.
Peccato che le sventagliate di proiettili siano arrivate sul lato destro dell'auto.
Ora la domanda nasce spontanea: ma ci pigliano tutti quanti per gente che s'è bevuta il cervello?
Però c'è anche da dire una cosa... le fonti delle foto credo che siano americane, credo ripeto, non lo di percerto.
Ovvio che loro hanno tutto l'interesse a fare vedere certe cose, ed altre no.
Ed è per questo che Giuliana si avventurava in certe zone, come anche altri giornalisti che provano a fare informazione, informazione vera.
E non se ne stanno come tanti in studio, a prendere immagini e servizi dai circuiti televisivi satellitari per poi rimandarli come veri e propri servizi.
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10/03/2005 10:02
 
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Hanno sparato i ragazzi di Ground Zero
Giornale Usa svela chi ha colpito l'auto della Sgrena. A Bagdad ministro sfugge ad attentato

NEW YORK Ad aprire il fuoco sull'auto di Nicola Calipari e Giuliana Sgrena sono stati i «ragazzi di Ground Zero», i soldati del «Fighting 69th» di New York, quelli che avevano pattugliato, piangendo, le rovine fumanti del World Trade Center.
Avevano accolto con un sospiro di sollievo poche settimane fa l'incarico di pattugliare la strada per l'aeroporto, dopo essere usciti a pezzi da un incarico massacrante in un'altra zona dell'Iraq, nella quale avevano lasciato sul campo dieci uomini. Comincia dunque a diradarsi la nebbia su chi siano i soldati al centro dell'inchiesta militare congiunta Italia-Usa, che il Pentagono ha affidato al generale dell'Esercito Peter Vangjel.
Il Comando centrale delle forze americane (Centcom) a Tampa, il Pentagono e il comando della Forza multinazionale a Bagdad continuano a non rilasciare informazioni specifiche sull'unità coinvolta, spiegando di dover attendere «l'esito delle indagini in corso». Ma fonti militari nella capitale irachena hanno indicato al New York Times che il posto di blocco risultato fatale a Calipari era gestito dal Primo Battaglione, 69mo Fanteria, che fa parte della Guardia nazionale dello stato di New York.
Secondo il quotidiano, i militari avevano piazzato due Humvee ai lati della strada e due barriere di materiale indeterminato sulla sede stradale. Ci sono diverse versioni sulla velocità alla quale è arrivata di fronte all'ostacolo l'auto degli italiani. Secondo fonti del Pentagono citate dalla rete tv Abc, l'auto viaggiava a 160 km orari. Secondo altre fonti chiamate in causa del Washington Post, la velocità era intorno ai 90 chilometri all'ora. Le luci per segnalare al conducente di fermarsi, stando a questa versione, sarebbero state attivate quando il veicolo si trovava a oltre 100 metri dal checkpoint.
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10/03/2005 11:10
 
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"Uccisi 30 civili in due giorni"
Intervista all'ex marine Massey: "Uccisi 30 civili in due giorni"
Dissi al comandante che stavamo facendo massacri inutili
"Noi, killer ai checkpoint
le regole non ci sono più"
di RICCARDO STAGLIANO'



Il sergente Jimmy Massey è stato nei marines per 12 anni prima di finire in Iraq. Nell'aprile 2003 al checkpoint che comandava sono stati uccisi, in 48 ore, una trentina di civili: "Ci sono voluti due giorni perché ci spiegassero che il nostro alzare il braccio per intimare l'alt era interpretato come un gesto di saluto". Ha cominciato a non dormire più e ha protestato con i superiori. Rispedito a casa per "disordine da stress post-traumatico" è stato "congedato con onore" nel dicembre 2003. Oggi gira l'America raccontando quello che ha visto "perché in Iraq tutte le regole d'ingaggio e la Convenzione di Ginevra sono saltate".

Com'è possibile un malinteso del genere?
"Ricevevamo quotidianamente intelligence che ci mettevano in guardia contro gli attacchi suicidi, la nostra ansia veniva ingrassata da inviti a sospettare di donne e bambini, delle ambulanze: tutti gli iracheni erano dipinti come terroristi. Le dita scattano più facilmente sul grilletto con un trattamento del genere".

Sì, ma le regole d'ingaggio?
"Prima alzavamo il braccio - o accendevamo un faro di notte - poi una raffica di avvertimento (in un paese dove tutti sparano per aria per festeggiare) e quindi si mirava all'auto. Ma l'intervallo tra queste tre fasi si riduceva sempre più. Avevamo chiesto delle vere barricate per costringere al rallentamento ma i nostri genieri ci dissero che non erano essenziali. In verità si era pronti a correre il rischio di fare vittime innocenti per dimostrare chi fosse il più forte in campo".

Erano davvero terroristi?
"Nessuno, dalle auto su cui abbiamo sparato, ha mai risposto al fuoco. E mai, nelle perquisizioni sulle vetture, abbiamo trovato armi. Soldi in contanti, piuttosto, di gente che cercava di scappare. Ricordo la faccia insanguinata di una bambina di 6 anni, e gli occhi dell'unico sopravvissuto di una Kia rossa dalle parti dello stadio di Bagdad che continuava a ripetermi: "Perché avete ucciso mio fratello?"".

E lei cosa ha fatto?
"Io sono andato dal mio comandante e gli ho detto che stavamo facendo dei massacri inutili. Lui mi ha detto che avevo bisogno di riposo e di vedere uno psicologo. Mi hanno rimandato a casa".

I suoi soldati la pensavano come lei?
"Non è il loro mestiere mettere in discussione gli ordini. Erano ragazzi contenti del loro lavoro. E quando qualcuno ha cominciato a venire da me con dei dubbi, il mio compito era di mantenerli motivati per far sì che tornassero a casa interi. A loro dicevo "tornate a combattere", ma dentro non resistevo più. Violavamo tutte le regole che ci avevano insegnato".

Ha letto dell'agente italiano ucciso?
"Sì, e sapendo come funzionano i checkpoint non mi sorprende affatto: prima si spara, poi si fanno le domande. Non c'era alcuna linea guida sulla velocità dell'auto. Lo vado dicendo in giro da un anno ormai. Sapevo che era questione di tempo prima che lo scandalo venisse a galla. Tragicamente ci voleva una vittima famosa per denunciare anche i tanti iracheni morti".

(10 marzo 2005)
Sean

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Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

10/03/2005 12:19
 
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Re:

Scritto da: paolino-BOGLANDSMAN 10/03/2005 8.40
La stanno facendo davvero sudicia adesso...
E' da un paio di giorni che giornali e telegiornali stanno facendo girare la foto dell'auto su cui viaggiano Giuliana e Nicola, insieme all'altro agente del Sismi.
Tutte immagini del lato sinistro dell'auto ed ovviamente i giornalisti di turno fanno notare, da esperti balistici, che non ci sono poi tutti quei fori sulla fiancata dell'auto.
Peccato che le sventagliate di proiettili siano arrivate sul lato destro dell'auto.
Ora la domanda nasce spontanea: ma ci pigliano tutti quanti per gente che s'è bevuta il cervello?
Però c'è anche da dire una cosa... le fonti delle foto credo che siano americane, credo ripeto, non lo di percerto.
Ovvio che loro hanno tutto l'interesse a fare vedere certe cose, ed altre no.
Ed è per questo che Giuliana si avventurava in certe zone, come anche altri giornalisti che provano a fare informazione, informazione vera.
E non se ne stanno come tanti in studio, a prendere immagini e servizi dai circuiti televisivi satellitari per poi rimandarli come veri e propri servizi.
Pa.



i giornalisti italiani sono tutti tornati in italia o in qualche paese confinante con l'iraq, proprio dopo il rapimento della Sgrena, per cui le fonti non possono che essere americane. non mi spaventano tanto gli americani che ci fanno vedere le foto che vogliono loro (in un primo momento si era parlato di un fuoristrada, non mi è sembrato un fuoristrada quello), ma mi spaventano di più i giornalisti italiani che non dicono niente riguardo al fatto che gli spari arrivavano da destra.
ci vogliono stupidi, perchè se siamo stupidi e creduloni non romperemo le balle e questa gente continuerà a fare i loro sporchi affari.
io voglio continuare a pensare con la mia testa.
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[SM=x145489]
Concordo in pieno... purtroppo però vedo che tante, troppe persone si sono fatte, si fanno e si faranno condizionare da personaggi che in un modo o nell'altro hanno in mano le fonti di informazione, prima fra tutte la tv.
Chi vuole intendere...
Pa.
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Re:

Scritto da: paolino-BOGLANDSMAN 10/03/2005 15.05
[SM=x145489]
Concordo in pieno... purtroppo però vedo che tante, troppe persone si sono fatte, si fanno e si faranno condizionare da personaggi che in un modo o nell'altro hanno in mano le fonti di informazione, prima fra tutte la tv.
Chi vuole intendere...
Pa.



Mah, a me non sembra, almeno qui dentro. O meglio, non nel senso che intendi tu, anzi.
Diciamo che molte persone si fidano ciecamente di chi vende loro la famosa "contro-informazione", e tra la tv di fede e la "controinformazione" non so chi sia peggio...
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Io mi riferivo proprio a Fede ed ai suoi amici di Mediaset (più altri delle reti Rai che definire giornalisti... mah, mi pare un po' troppo esagerato).
Non volevo parlare di questo forum, dove anche se qualcuno la pensa in maniera diversa, credo e spero che lo faccia con la propria testa.
Io mi domando poi perchè esiste la Controinformazione... forse perchè chi deve fare la vera Informazione non la fa?
Io credo che anche nella controinformazione ci sia ovviamente un po' di faziosità, credo sia normale.
Però credo che certi momenti di informazione (?) vadano presi e buttati nel cestino... Fede su tutti.
E poi ci sarebbe una lunga lista di bandieruole del vento che si fanno chiamare giornalisti, ma in realtà corrono ai piedi del vincitore di turno per opere di adorazione... Vespa su tutti.
Me la chimate informazione questa?
Lo ripeto, ultimamente in tv cerco di guardare esclusivamente i tg di Rai3 e La7... forse gli unici ancora privi si servilismo acuto.
Pa.
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L'informazione di "Studio Aperto" - sempre in prima linea

[Modificato da fergus 10/03/2005 16.52]

[Modificato da fergus 10/03/2005 16.53]

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Re: L'informazione di

Scritto da: fergus 10/03/2005 16.51



Che gnocca!

[Modificato da lough 10/03/2005 19.06]

11/03/2005 07:51
 
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Re:

Scritto da: paolino-BOGLANDSMAN 10/03/2005 15.43
Io mi riferivo proprio a Fede ed ai suoi amici di Mediaset (più altri delle reti Rai che definire giornalisti... mah, mi pare un po' troppo esagerato).
Non volevo parlare di questo forum, dove anche se qualcuno la pensa in maniera diversa, credo e spero che lo faccia con la propria testa.
Io mi domando poi perchè esiste la Controinformazione... forse perchè chi deve fare la vera Informazione non la fa?
Io credo che anche nella controinformazione ci sia ovviamente un po' di faziosità, credo sia normale.
Però credo che certi momenti di informazione (?) vadano presi e buttati nel cestino... Fede su tutti.
E poi ci sarebbe una lunga lista di bandieruole del vento che si fanno chiamare giornalisti, ma in realtà corrono ai piedi del vincitore di turno per opere di adorazione... Vespa su tutti.
Me la chimate informazione questa?
Lo ripeto, ultimamente in tv cerco di guardare esclusivamente i tg di Rai3 e La7... forse gli unici ancora privi si servilismo acuto.
Pa.



ti dirò ... a me Fede non da poi così tanto fastidio. E' di parte, è vero, spudoratamente di parte, talmente tanto che lo dichiara ogni giorno. Per cui, se vuoi, se sei d'accordo con lui, te lo vedi, altrimenti cambi canali. E comunque ti fai sempre un 4 risate con lui ...
Mi danno molto più fastidio i tg tipo quelli di RAI1, che si dichiara il tg di tutti gli italiani e poi slinguazza il potente in maniera ancora peggiore.
Rai1 è il miglior utilizzatore della tecnica del panino: ci metti prima le dichiarazioni del governo, poi quelle dell'opposizione, e poi quelle della maggioranza.
Risultato? Il pubblico è più portato a ricordarsi le ultime e a dimenticare quelle centrali.
Questi sono studi di comunicazione, non cose inventate così su due piedi.
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11/03/2005 09:36
 
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Vero!!! Il Tg di Rai 1 è inguardabile, quello di Rai 2 poi pare Verissimo di Canale 5....almeno di Fede si sa che è schierato...
Ro'

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Non ci resta che
(Sperando che non si rovini) e il tg3, che è di parte ma almeno è un tg fatto in modo serio (tranne quando ricamano sui terroristi con paroline dolci e cha cha cha, ma va beh, basta saperlo)
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Recuperati dal Sismi i satellitari di Calipari e dell'altro 007
"Il riscatto? So soltanto che sono libera"
Sgrena: 'Non ho fiducia nelle inchieste'
Castelli: 'Ha creato problemi e lutti'
"Mi sento messa sotto accusa per essermi fatta sequestrare e poi salvare"


Giuliana Sgrena con Ciampi
ROMA - "Non ho fiducia nelle inchieste perché sappiamo in molti casi come siano finite". Ad una settimana dalla sua liberazione, Giuliana Sgrena torna sulla sparatoria con la pattuglia di soldati americani e sulla tragica morte di Nicola Calipari. "E' importante che, grazie alle nostre affermazioni, mie e dell'agente del Sismi che guidava la macchina quella sera fino all' aeroporto - dice all'Ansa la giornalista del Manifesto -, si sia imposta la necessità di fare chiarezza. Altrimenti, sarebbe stato tutto archiviato nel giro di due giorni come un 'tragico' incidente".

E ai dubbi di Giuliana Sgrena risponde a distanza il ministro della Giustizia, Roberto Castelli: "Ha creato enormi problemi al Governo e creato anche dei lutti che forse era meglio evitare", dice il ministro che incalza: "La Sgrena credo che dovrebbe magari essere più accorta. Ha detto un cumulo di sciocchezze, parla da poco accorta, si è mossa da poco accorta".

Parole dure a cui, indirettamente, la giornalista sembra a sua volta replicare quando dice, "mi sento sotto accusa per essermi fatta sequestrare e poi salvare. Mi sono salvata e mi sento vittima di cannibalismo. Infierire è assurdo, soprattutto se lo fanno persone che non hanno idea di come sia la situazione a Bagdad. Parlano di cose che non conoscono".

E Giuliana Sgrena in una intervista rilasciata ad un'emittente spagnola e trasmessa da Sky TG24, parla anche dei suoi sequestratori: "Si sono definiti 'Gruppo iracheno della Resistenza armata. Non erano delinquenti comuni, ma erano politicizzati". La giornalista racconta che quella mattina, il 4 febbraio, alle 10, "era venerdì e volevo fare un'intervista ai profughi di Falluja. Il campus è molto esteso e quel giorno era quasi deserto. L'Imam si era mostrato disponibile. Mi avevano sconsigliato di andare lì perchè è un luogo pericoloso, ma io ho voluto provarci ugualmente. Sono entrata anche grazie a un collega fotografo".

E il racconto dei momenti prima del rapimento prosegue: "All'inizio ho avvertito molta ostilità tra i presenti. Uno, con gli occhi di ghiaccio, mi ha detto: 'Chi mi dice che non sei una spia?', altri invece volevano parlare. Ero circondata dalle donne che, disperate, mi raccontavano di aver perso tutto, la propria casa, la dote delle loro figlie. Pensavo allora che l'ostilità fosse superata, ma è stato imprudente da parte mia rimanere troppo. Però era tornato il fotografo e quindi ero più tranquilla. Poi, dopo la preghiera nella Moschea - ricorda - sono andata via.

"Improvvisamente mi sono trovata davanti una guardiola con blocchi di cemento che sono ovunque in Iraq e che, se servono a evitare le autobombe, favoriscono anche i sequestri". E' proprio davanti a quei blocchi, racconta concitata la giornalista, che i rapitori l'hanno presa e portata via dentro un'auto. "Ce n'erano sicuramente due di macchine e forse una terza. Ho recentemente appreso che forse anche le guardie del campus erano coinvolte nel mio sequestro. Quando ho chiesto ai miei rapitori che cosa volessero, mi hanno detto: 'Vogliamo solo che Berlusconi ritiri le truppe dall'Iraq e poi ti lasceremo libera'".

E per quanto riguarda il pagamento di un eventuale riscatto la risposta è secca: "Non me ne frega niente. Mi interessa solo che sono stata liberata - e poi aggiunge - La vita umana è la cosa più importante che esista. Cercare di salvarla è ancora più importante".
Intanto sono statti recuperati dal Sismi i cellulari che mancavano all'appello. I tre telefoni satellitari in dotazione a Nicola Calipari e al maggiore dei carabinieri rimasto ferito nella sparatoria avvenuta a Bagdad venerdì scorso durante il trasporto di Giuliana Sgrena all'aeroporto, saranno consegnati nelle prossime ore all'autorità giudiziaria di Roma.

I tre apparecchi vanno ad aggiungersi ai due cellulari personali (uno di Calipari, l'altro dello 007 che era alla guida della Toyota colpita dai militari americani) già in mano agli inquirenti da alcuni giorni. I pm Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio hanno la necessità di consultare le memorie dei telefoni per ricostruire le comunicazioni, e i destinatari di queste, partite dalle utenze dopo la liberazione della giornalista del Manifesto.

Intanto gli inquirenti stanno esaminando il rapporto inviato loro dal generale Mario Marioli, ufficiale di collegamento con le forze alleate in Iraq, dal quale emerge che gli statunitensi non erano a conoscenza dei motivi della missione di Calipari a Bagdad e, tanto meno, della liberazione della Sgrena.

(11 marzo 2005) Repubblica


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Avrei voglia di dirle:
"...la prossima volta...arrangiati!"

12/03/2005 08:39
 
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Re:

Scritto da: lough 12/03/2005 1.02




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Avrei voglia di dirle:
"...la prossima volta...arrangiati!"




la stessa cosa che provvederò a dirti se ti dovesse capitare ...

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12/03/2005 10:09
 
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Allora andavano lasciati in Iraq anche i tre addetti alla sicurezza (io li chiamo in un altro modo... ma questo potrebbe disturbare qualcuno) che in fin dei conti se l'erano andata proprio a cercare, non dite di no!
La Sgrena quantomena provava a mandare delle notizie non filtrate dagli americani; che si sia stata avventata credo sia vero, ma Castelli ogni tanto la fa fuori dal vaso come si dice a Livorno.

Su Fede... in effetti si sa che che quello che fa non è un Tg ma un simil comiziio pro nano con la ricrescita; però quello che mi fa alterare è quando si permette di offendere e sparlare facendo finta di confondersi o creando siparietti, secondo me, poco simpatici... e lui ha ancora la qualifica di giornalista?
Quella è libertà di informazione?
Sì... libertà di dire ciò che gli pare, e non la verità.
Ma anche tutte le persone che lo guardano e si finiscono di bere il cervello grazie ad una strategica ed oculata programmazione Mediaset, beh... mi fa dire che oramai ci siamo giocati buona parte del Paese.
E poi la Rai... ho letto con piacere che molti di voi la pensano come me... secondo me sarebbe da non pagare più il canone...

A blob ho visto la risposta che Pier Scolari ha dato ad un giornalista della trasmissione di Rai2 "Punto e a Capo" (quella della trasmissione pro Sicilia del dopo Report)...
Pier... uno di noi!
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Enjoy Potta Sensibly!

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