Ok, vorrei parlare della mia esperienza, di come sono arrivata a Dublino, del perchè, ecc.... sperando che possa essere di supporto a coloro che magari sono un po' scoraggiati...
Era una bellissima e solare giornata di ottobre in quel di Siracusa (piccola e ridente cittadina della Sicilia).
Premesso questo diciamo che la mia vita non era il massimo della felicità, anzi ero quasi al limite della depressione dopo essermi licenziata da un posto SICURO in una banca italiana, costretta a tornare a vivere a casa dei miei e costretta a sopportare tutti i giorni le lamentele di mia madre che non aveva più fiducia in una figlia sciagurata (cioè io) che aveva trovato il posto fisso e che se l'era sbattuto al ******.
Il problema era che non ero serena, il posto fisso non mi interessava, volevo viaggiare, volevo vedere il mondo, mi sentivo imprigionata, all'interno di un'isola dove devi stare attenta alle convenzioni sociali e attenta alla gente che mormora e attenta a comportarti in un certo modo e attenta ad usare il linguaggio appropriato ecc ecc.........
Così, alla faccia di tutti, un bel giorno ho deciso di cambiare città, o meglio, nazione. Pensavo Londra, ma dopo varie negative il 10 di ottobre ho acquistato un biglietto solo andata per Dublino datato 13 ottobre. Solo 3 giorni di tempo per raccogliere le idee, le emozioni e partire. I miei non vi dico, fino alla fine non avrebbero potuto mai credere che sarei partita veramente, da sola.
Queste le obiezioni di mia madre:
Ma dove vai?
Ma tu mi farai morire!!!
Avevi detto che ti saresti messa la testa a posto!!!!
Sei un'incoscente!!!
Tu non pensi al tuo futuro!!!
Avevi un bel lavoro!!
Tu non ti realizzerai mai nela vita!!!!!
E tante altre belle e incoraggianti cose del genere.
Ho dovuto lottare contro i miei e ho dovuto inventare una balla stratosferica per poter venire qui: ho dovuto dire che mi ospitava una amica della mia migliore amica, che si erano conosciute all'università e che era una ragazza fidata.
Ed è vero, la prima settimana mi ha ospitata una ragazza, ma questa ragaza l'ho conosciuta ATTRAVERSO QUESTO FORUM, l'ho contattata su MSN e mi ha fatto la grandissima cortesia di offrirmi un tetto sotto la quale ripararmi in una terra straniera dove quando parlavo con qualcuno mi sentivo come un'ebete davanti ad un alfabeto figurato....
E' grazie a lei che la mia storia è cominciata.
Così, imbarco su questo aereo un giorno in cui a Catania c'era il diluvio universale.
A Dublino invece il sole splendeva. Ed è stato bellissimo.
Ma è stato anche stranissimo. Mi sembrava tutto finto, le case così basse e colorate, mi smbrava di essere dentro la scenografia di un film (oggi mi rendo conto che il paragone era un po' esagerato, ma è stato quello che ho provato).
A dispetto di molti altri che purtroppo e/o per forza di cose devono trovare una casa il piu' presto possibile io ho potuto dedicare la totalita' delle mie ore alla ricerca di un lavoro, visto che una fissa dimora per il momento l'avevo.
Ricordo che i primi 15 giorni stavo chiusa in un internet cafe' che si trova su leffey a spedire e spedire cv, tutti i santi giorni. Col gestore ormai eravamo diventati amici, sapeva che cercavo lavoro e mi dava dritte su locali o ristoranti o club che cercavano personale. Naturalmente la sera ne approfittavo per approfondire il mio inglese e non vi nego i pianti che mi sono fatta le prime volte che qualcuno mi chiamava per fare il primo colloquio telefonico (perchè qui si usa così) e io che non capivo una emerita mazza di quello che dicevano. Mi sentivo così impotente.
Così quando non ero all'internet point a mandare cv fermavo chiunque per strada facendo finta di aver perso la via e chiedendo dove si trovava questo posto e quest'altro per imparare ad ascoltare una lingua diversa dalla mia, per imparare a sciogliermi, capendo che l'unico modo che avevo per comprenderli era ed è parlare la loro lingua.
Intanto passavano i giorni, il denaro andava esaurendosi (premetto che i miei non mi hanno aiutata per niente, non mi hanno pagato nemmeno la spesa che ho fatto in Italia prima di trasferirmi a Dublino e tutt'oggi se compro i biglietti per tornare in Italia usando la carta di credito di mio papà, perchè io non ho ancora la mia, mi chiedono i soldi che ho speso.....) e io mi sentivo sempre più abbattuta. E sola. Ma non ho mai disperato, perchè chi la dura la vince e io ho la testa molto dura e a furia di sbattere finalmente ho fatto il primo colloquio, nell'azienda nella quale lavoro adesso e il giorno dopo in un'altra azienda e poi sono arrivate altre offerte (tutto questo verso la fine di ottobre) e da che non avevo niente a che non avevo che l'imbarazzo della scelta.
Ora vivo a 40 min di bus dal centro (e devo dire che pesa perche' sono diventata talmente tanto pigra che uscita dal lavoro me ne torno direttamente a casa, perdendomi chissa' quante cose), ma casa mia è spettacolare, abito con 2 tedesche e la prossima new entry sarà una francese, quindi per forza di cose dobbiamo parlare in inglese altrimenti non ci capiamo, e la mia fortuna ha voluto che una di loro fosse così brava in iglese da correggermi e permettermi di migliorare. Mi basta parlare in italiano tutto il giorno al lavoro, che sono venuta a fare qua???
I miei ora sono felicissimi che finalmente ho trovato un lavoro e hanno accettato il fatto che debba decidere per conto mio e che non posso vivere per sempre sotto le loro ali. In Italia per ora non voglio tornare, mi diverto talmente tanto qua, sebbene ogni tanto mi senta sola....
Ho conosciuto tante persone qui e tante ancora ne conoscerò. E all'inizio siamo tutti amici ma è col tempo che impari a riconoscere chi ti vuole bene e chi se ne approfitta. Sicuramente Dublino non è la terra delle fate e degli gnomi e non è la terra dove tutto è facile e l'oro non ti arriva dal cielo. Bisogna sbattere e sbattere e sbattere. Bisogna darsi da fare e non perdersi mai d'animo. Non so quello che mi riserverà il futuro, ma sicuramente non starò ad aspettare senza fare niente.
Detto questo, scusate se ho scritto tanto, ma spero che possa essere utile a qualcuno (ed è servito a me come sfogo).
B.