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Bergamo 24-29-8: Festival del Folklore, con musica e balli irlandesi!

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2004 12:59
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Festival Folklore: il senso dell'iniziativa (pace nel mondo)
Festival Folklore: il senso dell'iniziativa (pace nel mondo)

Mondo in piazza col Festival del folklore
Da martedì la rassegna del Ducato. Partecipano gruppi da Taiwan, Bulgaria, Romania e Irlanda Per la prima volta la manifestazione esce dalla Bergamasca. Sei giorni, 27 spettacoli tra città e provincia

Il mondo torna a darsi appuntamento a Bergamo, su invito del Ducato di piazza Pontida, come fa ormai da 22 anni. La prossima settimana inizia infatti il Festival internazionale del folklore. In tutto, come ha illustrato il Duca Liber Prim – al secolo Bruno Agazzi –, saranno sei giorni di spettacolo dal 24 al 29 agosto, in sette località della Bergamasca oltre al capoluogo, più Tione in Trentino e Toscolano Maderno sul Lago di Garda.
«Il Festival – ha spiegato il Duca – non solo va oltre i confini di Bergamo città, ma va anche al di fuori del territorio provinciale. È un progetto iniziato qualche anno fa, che intendiamo portare avanti». L'obiettivo finale è detto a mezza voce: «Ci piacerebbe arrivare ad assumere una dimensione regionale». I quattro gruppi stranieri – in rappresentanza di Irlanda, Bulgaria, Romania e Taiwan –, gli italiani «Amici di Bojasco» dalla Liguria e «Bilifù de Misà» di Misano, con la consueta collaborazione dei gruppi bergamaschi Gioppini, Orobico, Arlecchino e il Coro del Ducato, ai quali si aggiunge Aria di Danze, daranno vita a 27 tra spettacoli e parate in meno di una settimana.
I gruppi stranieri rappresentano tre grandi aree folkloriche: quella irlandese, quella slava e quella cino-giapponese. Ci sono i bulgari Veleka: poco meno di 40 elementi tra ballerini, cantanti e musicisti tra i 10 e i 50 anni, diretti da Dora Bareva. E c'è il Dublin Folk Dance Group, fondato 21 anni fa da Kevin e Christine Cosgrave, formato da 32 elementi, interprete di una tradizione di grande successo anche al di là degli appassionati di folklore.
E poi ci sono due realtà «di confine». Il Folkdance di Mezség rappresenta un patrimonio culturale di frontiera come quello rumeno: un'isola linguistica neolatina circondata dalla cultura slava. Ancora più curioso e tutto da scoprire il lavoro del China Drum - Japan Dance Group di Taiwan: il suo direttore Te-Hwa Shin ha unito la musica di percussione cinese alla danza giapponese.
L'insieme si annuncia interessante, anche se il Ducato non ha raggiunto tutti i suoi obiettivi: «Non siamo riusciti – ha spiegato il suo ministro della cultura, Gianluigi Morosini – a portare a Bergamo un gruppo in rappresentanza di ciascun continente». È il vecchio sogno di una manifestazione che ostenta orgogliosa il motto: «peace at home, peace in the world», pace in casa propria e pace nel mondo. Non si sa se le due cose debbano andare insieme o se l'una sia condizione dell'altra, fatto sta che il Ducato, nel suo lavoro di tutela delle tradizioni, ha sempre sostenuto la necessità di spingere lo sguardo al di là delle mura domestiche.
«Conoscersi – conclude Agazzi – è fondamentale, e più si approfondisce il discorso sulla propria identità, più si nutre curiosità e rispetto per le altre».
Uno sguardo al programma. Limitandosi alla sola sezione bergamasca, l'onore dell'apertura spetta, martedì prossimo, al Dublin Folk Dance Group, che si esibisce a Rota Imagna. L'apertura ufficiale, come sempre, avviene però il pomeriggio seguente a Bergamo, al Quadriportico del Sentierone, con la presentazione dei gruppi: un appuntamento – un vero aperitivo – che si ripeterà per tutto il festival. La sera si torna in provincia: i China Drum - Japan Dance Group sono a Cividate, i Veleka a Gandosso.
Da giovedì prossimo, festa di Sant'Alessandro, patrono di Bergamo, prende il via il consolidato cerimoniale del festival. Si comincia la mattina al Seminario di Città Alta con la partecipazione dei gruppi al Pontificale per la festa patronale, seguiranno gli spettacoli serali in Sant'Alessandro in Colonna (il Folkdance di Meszég) e a Parre (Dublin Folk Dance Group).
Venerdì mattina si terrà il consueto ricevimento a Palazzo Frizzoni per il saluto del sindaco, con lo spettacolo serale al gran completo in piazza Vecchia e spettacoli anche a Terno d'Isola.
Tutta in provincia la serata di sabato: i Veleka a Romano di Lombardia e i rumeni a Verdellino. Ma è solo l'antipasto prima del clou di domenica: la partecipazione alla Messa domenicale nella Chiesa del Carmine, in Città Alta, lo spettacolo del Dublin Folk Dance Group a San Pellegrino alle 15, il concerto del Coro del Ducato in piazza Pontida alle 15,30, la parata dei gruppi sul Sentierone, lo spettacolo di chiusura in piazza Pontida, presentato come sempre da Francesco Brighenti.


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