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Il Toro

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2009 12:06
27/07/2004 23:46
 
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Visto che il sottoscritto ed altri granata abbiamo parlato di Toro in topic che trattavano altro, segnalo a Maratona questa mail ricevuta (presa da un sito di tifosi viola)in una nuova discussione da pub altrairlanda

Maratò, così rispondo a quella tua famosa richiesta...



Il "grido silenzioso" della Torino granata... 27/07/2004

LA CONGIURA DEL SILENZIO

Torino, dal punto di vista calcistico, ma non solo, è divisa in due entità, ciascuna delle quali con motivazioni sportive, storia, caratteristiche, immagine e quant'altro ben distinte ed estremamente diverse l'una dall'altra. Del Toro sappiamo tutto: una squadra con un passato glorioso, tragico, ormai diventato mito e con un presente che peggiore non poteva essere. L'altra entità è la diretta emanazione di un potentato economico e politico, non solo cittadino. Torino non è Milano, dove due squadre con pari dignità pagano il dovuto per utilizzare San Siro. Non è nemmeno Roma, dove due squadre, sempre di pari dignità, possono comunque contare su un appoggio mediatico e politico che ne mette sì in luce ogni difficoltà, ma si attiva anche per risolverle. A Torino nulla di tutto questo. Un sobrio ed aristocratico silenzio. Ma non tutti lo accettano, qualche voce plebea ogni tanto si leva, ed elenca i volgari fatti: Partiamo da qualche anno fa. La juve voleva uno stadio di proprietà, e voleva il Delle Alpi. Lo voleva con il minimo sacrificio economico, con una spesa ridicola se paragonata al valore stimato suo e dell'area circostante, sfruttabile commercialmente. Per arrivare a questo, vista la presenza di due realtà che potenzialmente potevano essere interessate all'affare, dovevano verificarsi un insieme di circostanze particolari:

1- Il Delle Alpi, raro esempio d'edificazione recente non realizzata dal gruppo Fiat, doveva essere percepito dall'opinione pubblica come inadatto, un inutile spreco di denaro pubblico, una cattedrale nel deserto. Questo per prepararne l'abbattimento od il rifacimento senza la minima resistenza. Che siano state divulgate, attraverso la stampa cittadina, notizie false sui costi di realizzazione o sull'infelice collocazione geografica dell'impianto, era strumentale.

2- Occorreva esercitare pressioni sulle autorità cittadine affinché eventuali opposizioni venissero scavalcate: finto ricatto con la minaccia di andarsene da Torino, attraverso il quale si è da subito ottenuta la gestione della pubblicità allo stadio, senza per questo doversi sobbarcare i costi di manutenzione dello stesso, lasciati al comune che, incredibilmente, accetta.

3- Bisognava raffigurare la juve come unico vero interlocutore cittadino, unica entità sportiva rappresentativa di tutta la comunità, e così nei suoi gagliardetti sparisce la zebra, da sempre simbolo bianconero, ed appare il toro rampante, da sempre emblema granata. Vi immaginate la Lazio con la lupa nel simbolo? Non sarebbe sicuramente passato inosservato, a Roma.

4- Il Torino Calcio non doveva intromettersi nella questione Delle Alpi. Avendo diritto, almeno teoricamente, alle stesse opportunità della juve, poteva ostacolarne l'esproprio o renderlo più dispendioso. In parole povere, il Toro non doveva presentarsi ad un'eventuale asta. Per esserne certi occorreva tuttavia controllarlo direttamente, non bastavano le forzature esterne di sempre. Così, dopo una campagna di stampa violentissima nei confronti degli allora padroni del Torino Calcio, i cosiddetti genovesi, ai quali certamente non ne era andata bene una, il Torino viene acquistato da Francesco Cimminelli, padrone della Ergom e fornitore della Fiat, al quale vengono avvallati i pagamenti delle fatture a 30 giorni, contro i 90/120 degli altri, finanziamenti fino a 500 miliardi di vecchie lire, costruzione di due stabilimenti nel Sud i quali provvedono, tra le altre cose, ad assicurare la produzione quando altrove si sciopera. Commesse oltre il 2010. Sicuramente sarà un caso, un insieme di fattori oggettivi e, tra l'altro, documentabili. Nessun complotto. Fatto sta che Francesco Cimminelli, certamente un industriale avveduto, noto però fino ad allora soprattutto per essere stato l'artefice del primo caso di mobbing, applica questa stessa filosofia nella sua gestione del Torino Calcio. Si dichiara da subito tifoso bianconero, al Toro solo per ragioni affaristiche. Ridicolizza ed insulta chi, tra i tifosi del Toro, si rechi ancora a Superga, luogo dove, oltre alla lapide del Grande Torino, ha sede provvisoria il Museo dedicatogli. Dopo una breve fase in cui il presidente è Giuseppe Aghemo, che gli aveva spianato la strada verso l'acquisto del Torino Calcio annunciando, tra le altre cose, la presenza di 70 miliardi di fidejussioni per la ricostruzione del Filadelfia, viene assegnato all'incarico Attilio Romero, noto alle cronache per essere una delle persone coinvolte nell'incidente in cui trovò la morte Gigi Meroni, e in precedenza dirigente Fiat con mansioni di rilievo. Decide di destinare l'incarico di general manager a Pieroni, in causa con il portiere del Torino Luca Bucci per via di un battibecco precedente. Questa decisione sarà annullata in seguito alle proteste dei tifosi.Sposta la storica sede del Torino Calcio in un ex magazzino di via del Carmine, e lascia i prestigiosi uffici precedenti al figlio Simone. Annuncia la ricostruzione del Filadelfia, abbattuto anni prima da Novelli, che ne aveva promessa la ricostruzione con tanto di conferenze stampa, progetti, date d'inizio lavori e d'inaugurazione. Viste le difficoltà nel farsi approvare il progetto esecutivo sul Fila, che alcuni dicono cercate (l'archittetto che stilò il progetto), Cimminelli propone la realizzazione presso Borgaro, nell'hinterland torinese, di Borgarello, un'area comprendente nove campi di calcio, forestierie, spogliatoi, sede di prima squadra e settore giovanile ed ottiene dal comune di Borgaro le delibere necessarie. Il Comune di Torino, che ha già stabilito fin dal 1999 con un accordo tra Giraudo e l'allora sindaco Castellani, la cessione del Delle Alpi e dell'area circostante alla società bianconera, deve almeno salvare le apparenze dando una parvenza di equità. Così, dopo aver assegnato l'area del Delle Alpi alla juve per meno di 5 euro al metro quadro, contro i circa 70 normalmente necessari per la concessione di spazi commerciali, provvede a fare grosso modo altrettanto nei confronti del Torino, concedendogli il vecchio stadio comunale, nel frattempo diventato sede delle cerimonie delle olimpiadi invernali del 2006, e concedendo i permessi per la realizzazione un supermercato sull'area ex Filadelfia, necessario per il sostentamento futuro del club. A fronte delle tardive ma efficaci proteste dei tifosi, il supermercato viene spostato in area vicina, ma viene concessa l'edificazione di due palazzi, con relative strade d'accesso, su metà dell'area originale. Lo Stadio Comunale, dopo aver precedentemente attraversato una fase in cui se n'era prospettato l'abbattimento, diventa d'improvviso un monumento d’importanza tale da non poterne modificare né la prospettiva, né abbassare il terreno di gioco, realizzato con un sistema di drenaggio a fascine incrociate che sembra irripetibile. Il costo del ripristino dell'impianto passa dai 20 milioni di euro iniziali a più di 50, per la capienza di 27000 posti. In pratica ristrutturare il Comunale costa il doppio della cifra a cui è stato venduto alla juve il nuovissimo delle alpi, perfettamente utilizzabile già così com'è ora, tant'è che entrambe le squadre cittadine ci giocano pur se una, il Torino, per farlo paga l'affitto all'altra. In tutto questo marasma edilizio s'inserisce la situazione della squadra, sempre più allo sbando. I giocatori migliori, quelli che potrebbero anche essere ceduti ricavandoci qualcosa, vengono lasciati andare via per scadenza contratto. Parecchi tra loro passano prima da una fase nella quale vengono lasciati in tribuna, presentati all'opinione dei tifosi come mercenari, incapaci, piantagrane, lavativi o quant'altro, in modo da poterli cedere senza lasciare rimpianti o costretti ad andare via. Mobbing. Nessun calciatore vuole più venire al Toro, compreso chi proveniva dalle giovanili granata, chi c'è se ne vuole andare, chi sarebbe obbligato a rientrare afferma che piuttosto smette di giocare. Il settore giovanile viene semi-abbandonato e resiste, pur se a livelli minimi rispetto al passato, solo grazie alla buona volontà e all'attaccamento degli allenatori rimasti. Il settore marketing è un fantasma. In tutta Torino, in qualunque negozio o supermercato, non si trova nessun tipo di gadget granata. I tifosi vengono abbandonati, il coordinamento dei club, sempre promesso, non viene realizzato. La tifoseria viene continuamente accusata di scarsa presenza, di eccessivo romanticismo, di essere fonte di pressioni esagerate sui giocatori. Non un'operazione commerciale viene intrapresa per riavvicinare i simpatizzanti, i prezzi degli abbonamenti sono il doppio rispetto ad un Udinese e pari a Milan ed Inter. Ma il Toro è in serie B. Nel contempo Cimminelli dichiara a più riprese che dei tifosi non gl'importa nulla, o che se li gira come vuole. Va a vedersi le partite della giuve, cena con Moggi. Piange miseria ma non tratta la vendita del club. Chiunque ci provi si trova davanti una scatola nera di cui non può conoscere prezzo e contenuto. Intanto al Filadelfia, i cui lavori di costruzione dovevano iniziare in concomitanza con quelli del comunale, è tutto fermo tranne l'erbaccia, che continua a crescere. Il centro commerciale è stato già venduto alla Bennet, e quindi non potrà più servire per l'autofinanziamento del Club. A Borgarello la lottizzazione è partita e le villette a schiera sorgeranno come funghi. I lavori del Comunale non hanno minimamente tenuto in considerazione le aspettative dei tifosi. Mentre in tutto il mondo i campi di calcio vengono realizzati con le gradinate a ridosso del terreno, qui lo spazio occupato dalla precedente pista d'atletica sarà ricoperto dall'erba. L'aumentare annunciato dei costi di ristrutturazione, otterrà come probabile esito che Cimminelli potrà accampare scuse per non far fronte agli stessi, tant'è che i lavori procedono con notevole ritardo. Accadrà che il Comune, dovendo provvedere alle cerimonie olimpiche, le dirotterà al Delle Alpi (inizialmente presentato al CIO in tale veste e poi, non si sa perché, sostituito dal Comunale). Pagherà il disturbo alla giuve che così, dopo averlo ottenuto ad un decimo della sua valutazione, si farà anche eventualmente rimborsare le spese di rifacimento o pagare l'affitto. Non ci sono complotti, a Torino. Non c'è cupola e non c'è piovra. C'erano due società di calcio. Una potente, vincente, ricca e famosa, l'altra meno, ma con in dote un bagaglio di storia, orgoglio, dignità ed attaccamento dei tifosi che non aveva uguali in Italia e probabilmente nel mondo. Una di queste società c'è ancora, ed è più potente, più ricca di prima, potendo ora anche contare su un patrimonio immobiliare costato niente e di valore immenso. Il Torino, con il susseguirsi di progetti fantasma, false vendite e vere delibere, finti padroni, non possiede nemmeno più ciò che era suo e che ne era simbolo, luogo e patrimonio. Restano i suoi appassionati tifosi, sempre più disorientati e sempre meno pazienti. Non c'è nessuna cospirazione. Non serviva a chi, potendo gestire la cosa pubblica imponendo le proprie scelte, non aveva necessità di metterla in atto. Non c'è progetto d'annientamento del Toro. Non occorreva studiarne uno a chi per attitudine, tradizione consolidata, connivenze politiche e possibilità di ricatto sociale, non lascia niente agli altri, ed agli altri non resta altro che andarsene o sparire. Non c'è nulla di nascosto a Torino, tranne tutto ciò che non viene detto dal TG regionale o pubblicato da La Stampa, che è quello che più o meno avete letto sin qui. Non cè nessuna congiura, a Torino, tranne la peggiore: quella del silenzio. Massi
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Siamo qui che ancor gioiamo...
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Tributo a Paolo Pulici


Testo tratto da profondogranata

Quel nome, Paolo Pulici.. un brivido, un mare felice. Posso descrivere i colori di un eruttante vulcano, il silenzio del Sahara o... Pulici non si può raccontare..Semplicemente bisognava vederlo, viverlo al Comunale. Colpi di testa in tuffo con la palla a cinque centimetri dal prato verde, tiri fulminanti e dolcissimi pallonetti. Furore..Pulici era il nostro furore che scendeva in campo, Pulici era la Maratona che sbatteva dentro quei maledetti palloni. L' idolo per antonomasia, il ricordo più caro, l' emozione più forte. Saltavi gli avversari, correvi verso la porta nemica e l'urlo della curva cresceva.. cresceva.. gol. Quanti ne hai fatti Pupi, 134. Pulici é l'amore più grande, quello vero, quello eterno. Potente, devastante, ciclonesco attaccante, il nostro attaccante. Segnavi e con i pugni al cielo correvi verso di noi, quella maglia numero 11 stupenda, bellissima, gloriosa. Paolo Pulici detto "Puliciclone
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Re:

Scritto da: fergus 28/07/2004 10.14


come non citare uno dei più toccanti momenti del calcio italiano
La domenica successiva alla morte stupida di Gigi Meroni ( travolto dall'auto di un diciannovenne appena patentato, (Attilio Romero) si gioca il derby che il Torino vince per quattro reti a zero . Tre reti furono segnate dal suo grande amico Combin che malgrado i 39 gradi di febbre scese in campo ugualmente.
Il quarto gol venne segnato dalla maglia numero 7, la maglia di Gigi, indossata quella domenica da Carelli.
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cavoli
oltre il profumo di suddetto ortaggio che aleggia per casa, devo dirvi che in questa discussione mi ci rivolto come un licheno nella torba.....
Sì parlamo di toro please
Consiglio sempre i belli e dannati
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Il dribbling stretto, il controllo di palla, la tecnica di Claudio Sala erano qualcosa di favoloso. Riusciva a saltare due, tre giocatori consecutivamente e, poi, a crossare dalla linea di fondo (di solito da sinistra) per Pulici e/o Graziani. Se non ci fosse stato Claudio, Paolino non avrebbe segnato così tanti gol.

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"Where is the wisdom we lost in knowledge? Where is the knowledge we lost in information?"

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06/03/2005 21:10
 
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i cross....
e sinceramente ora vedre tutti sti fighetti con il parrucchino sempre a posto e all'utlimo grido, che non riescono manco a fare un cross decente e sempre ad altezza stinco di hobbit, ( per giunta sempre dalla tre quarti) mi vien da piangere....

05/05/2005 08:37
 
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4 Maggio 2005
Pulici portato in trionfo con Graziani a firmare autografi. E' finita come trent'anni fa, la partita che si è disputata ieri sul campo del Filadelfia che non c'è più, davanti a migliaia di tifosi con le lacrime agli occhi. Occasione speciale, quella di ieri, per celebrare il 56º anniversario della tragedia di Superga. Contro una selezione di tifosi della Maratona hanno vinto ancora loro: 3-0, con gol di Patrizio Sala, Lentini e Silenzi








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05/05/2005 09:21
 
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E la grinta che ci mette ancora quest'ometto, anche se gioca "scapoli - ammogliati"?

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05/05/2005 09:43
 
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io c'ero....
Ragazzi che brividi ieri pomeriggio...
Contro sole ad un certo punto m'è pure sembrato di vere correre sul prato alcune ombre granata, che fossero loro che tornavano ancora a giocare su quel campo ?
Ed ancora: le tribune non c'erano più, ringraziando le mirabolanti amministrazioni di pseudo sinistra organiche agli agnelli e alla mafiat, ma quelle hill in erba mi ricordavano tanto, con un brivido, quelle del mitico stadio irlandese del rugby.... chissà se c'è un nesso.

Infine vilenza negli stadi: gli ultras granata con altri aiuti hanno fatto di quei ruderi qualcosa di vivibile, incredibili fantastici ragazzi.
Ma quello che mi veniva in mente fra tanti bimbi, comprese le mie due, che correvano tiravano calci e giocavano con i sassi, era, ma perchè negli stadi non si prevedono mai spazi giochi per i bimbi ? Così ci sarebbero le famiglie e magari si creerebbe anche un movimento più sano, sportivamente parlando.

UG64
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08/05/2005 13:26
 
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Il Grande Torino
Ho appena saputo che sarà mandata in onda quanto prima una fiction in due puntate, intitolata "Il Grande Torino", tributo ai campioni vittime dell'incidente aereo di Superga del 4 Maggio 1949. Tra gli attori che ne hanno preso parte vi sono Beppe Fiorello (nei panni di Valentino Mazzola) e Francesco Venditti. Gian Paolo Ormezzano, in un articolo su Gente, dice: "Il film è un tributo al nostro essere stati felici".

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09/05/2005 00:48
 
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Il Grande Torino, in ricordo del buon vecchio calcio.


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09/05/2005 11:44
 
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Ci sono anchio
Un Irlandese in Maratona!!!!!


Saluti da chi dalla maratona sventola sempre la sua bandiera Irlandese!!!!

p.s.purtroppo mi devo affiancare a 2 amici orangisti.....




w l'irlanda forza Toro
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09/05/2005 12:15
 
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Ciao Fabrizio... mi raccomando sbandieralo con orgoglio e passione il tuo tricolore irlandese dalla Maratona. Al prossimo servizio dalle partite casalinghe del Toro proveremo tutti a vederti. [SM=x145459] Rendici orgogliosi di te! [SM=x145461]

P.S: Bell'avatar! [SM=g27823]
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09/05/2005 14:40
 
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Re:

Scritto da: scottishflag 09/05/2005 12.15


P.S: Bell'avatar! [SM=g27823]



E si! [SM=g27811]


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10/05/2005 11:03
 
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... e allora troviamoci fabrizio....
picchia per noi giacomo ferri
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10/05/2005 19:56
 
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Bell’avatar e benvenuto al granata-irish: d’ora in avanti tutti a guardare la maratona per vedere se c’è un tricolore irlandese!
Presto spero di portarlo pure io in Nord il tricolore irlandese: nel frattempo, ci accontentiamo di 2 pezze con scritto Guinness Clan Bergamo.[SM=x145427]

Nb: crescono i tricolori irlandesi nelle curve… visti anche fra i romanisti ed i catanzaresi, oltre ai viola che hanno una pezza con il tucano della Guinness.[SM=x145459]
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Se la vita è paragonabile ad un libro, allora leggetevelo finché avete tempo, perchè potreste rimanerne improvvisamente a corto.
(Pete McCarthy)
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11/05/2005 02:12
 
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Re:

Scritto da: Shamrock BG 10/05/2005 19.56

Nb: crescono i tricolori irlandesi nelle curve… visti anche fra i romanisti ed i catanzaresi, oltre ai viola che hanno una pezza con il tucano della Guinness.[SM=x145459]

Anche a Perugia c'è nè uno e nn sono io a portarlo...[SM=g27811]


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28/05/2005 14:34
 
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In caso di spareggi (che sembrano ormai quasi inevitabili) invito i granata del forum a contattarmi, che ci incontriamo per andare allo stadio
15/06/2005 22:48
 
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Toro Club Altrairlanda : a rapporto.
Domani sera c'è l'andata del primo spareggio, tra Toro e Ascoli.

Da quello che ho capito, vale il seguente regolamento

Parità all'andata e al ritorno, a prescindere dai goal segnati in trasferta : passa il Toro (meglio classificato)
Per il resto vale il regolamento delle coppe.


In caso di passaggio al grande spareggio (contro la vincente tra Perugia e Treviso) vale lo stesso regolamento sopracitato, con il Toro di nuovo in vantaggio in quanto, negli scontri diretti in campionato con il Perugia, ha totalizzato più punti.

In caso di parità dopo i 90+90 minuti (doppio pareggio, o una vittoria a testa a prescindere dai goal segnati) si va ai supplementari.
Non ci saranno i rigori se il risultato non si sblocca anche dopo i supplementari : nel caso di TO-PG andremmo noi in serie A.

In caso di superspareggio ci sarò sicuramente.


15/06/2005 22:49
 
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Ovviamnte il Toro giocherà in casa nella partita di ritorno.

Sia nel primo spareggio con l'Ascoli, sia nell'auspicato spareggione con il Perugia.

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16/06/2005 13:51
 
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[SM=x145464] [SM=x145505] [SM=x145493] daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro daje toro[SM=x145449]
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21/06/2005 16:55
 
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li danno già per favoriti....
Su Sportitalia si inneggia già al Perugia in A.... sull'asse Gaucci Moggi così poi come sempre gli vendiamo tutti da Mantovani a balzaretti a Pinga ecc?
ma nonostante questo....ho già il bilgietto in tasca per domenika....(anzi due.... non so perchè ne ho presi due in realtà).


UNIamoci FRATELLI IRLaNDIANI IN MARATONA ?
Dai ci becchiamo ?
Dove e a che ora ?
decidete voi.... io mi associo
21/06/2005 23:00
 
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Biglietto preso stasera, curva maratona.

Combat, diamoci appuntamento fuori dallo stadio, magari verso le 18. Ok ?


La Maratona è quasi esaurita (solo pochi biglietti disponibili e solo per il primo anello) il resto dello stadio seguirà a ruota anche grazie alla politica di prezzi decisamente bassi per un match di calcio.

Se vi occorre, ho ancora due biglietti ma fatemelo sapere molto in fretta.

[Modificato da admin/moris 21/06/2005 23.02]

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