Pub, locali e vita notturna di Dublino

Ho letto con grande attenzione ed interesse il racconto "Dublino, la notte...", scritto da Giancarlo Serra. Molte delle situazioni che ha descritto le ho vissute anch'io durante i miei tre viaggi a Dublino, anche se, spesso, in alcune sue descrizioni c'è una "punta" di esagerazione che, però, non guasta in queste circostanze.

Premetto che io sono stato "capace" di divertirmi sia nel posto più scontato e turistico di Dublino, sia in un minuscolo pub nascosto in un angolo remoto dell'isola. Cerco sempre di cogliere gli aspetti positivi di qualsiasi esperienza e non sono il classico tipo che si fa troppi problemi nella scelta dei posti in cui trascorrere una serata. Certo, difficilmente mi vedrete ballare sui tavoli di quel locale con le tovaglie leopardate all'inizo di Temple Bar (Thunder qualcosa), ma è molto probabile che mi troviate dalla parte opposta della strada a fare un po' di macello nel Boomerang o nel Buskers. Magari dopo aver trascorso qualche ora ad ascoltare ottima musica nel minuscolo International Bar di Wicklow Street, davanti a qualche pinta. Questa era una doverosa premessa prima di commentare quello che ha scritto Giancarlo.

Condivido tutte le sue considerazioni sugli aumenti dei prezzi, anche se credo che i quattro euro e novanta a pinta dello Zanzibar (che non è in Temple Bar, tra l'altro) siano, almeno per ora, l'eccezione e non la regola. Lui diche che a Cork la pagherebbe 3.70 ? Beh, se è per questo, un distinto signore incontrato di fronte al cimitero di Glasnevin l'anno scorso mi assicurò di conoscere un pub di Dublino dove si trova una pinta a 2 euro !!! Non mi chiedete dove si trova, perchè non me lo ricordo più ...

Condivido anche tutte le considerazioni di Giancarlo sulla trasformazione di Dublino (specie del centro) negli ultimi anni. Anche se bisogna dire che proprio quelle trasformazioni ci consentono attualmente di arrivare in Irlanda spendendo cifre molto contenute per un biglietto aereo.

Ovviamente viste e riviste anche le scene da lui descritte delle ragazze che festeggiano addii al nubilato poco vestite e con tanto di accessori bizarri e fuori dal comune. Però, io non ne ho mai viste più di 10 tutte insieme: una trentina mi sembra un po' troppo ... eheh ... e viste e riviste sono tante altre scene che Giancarlo ha descritto molto bene nel suo racconto. Anch'io avrei un elenco di episodi e situazioni assolutamente folli in cui ho avuto modo di imbattermi a Dublino. Forse, però, è irraggiungibile (a livello di "folllia") la scena di un ragazzone di un metro e novanta che girava completamente nudo di fronte alla Bank of Ireland alle 5 del mattino. Ma, ripeto, l'elenco sarebbe lunghissimo.

Tuttavia, io credo che Temple Bar non sia soltanto degenerazione, gente che vomita, gente in mutande che lotta per strada, gente che cerca punti, gente che fa la pipì sui monumenti ...

Io ho trascorso serate molto piacevoli anche a Temple Bar e non ho problemi ad ammetterlo. Ad esempio, è sempre stato molto divertente trascorrere qualche ora in un locale che sicuramente non rappresenta il classico luogo di ritrovo tradizionale irlandese come il Boomerang, assieme ad altri 200/300 (?) ragazzi e ragazze irlandesi che impazziscono quando i dj mettono le canzoni degli Abba (chissà perchè, me lo sono sempre chiesto) o che cantano tutti insieme canzoni strane che conoscono soltanto da quelle parti. Cosa ci trovo di positivo in una situazione del genere ? A parte il divertimento in sè per sè, io colgo anche un aspetto importante, ovvero come cambiano in un Paese i luoghi e i modi del divertimento giovanile. In Irlanda non si sono ancora affermate le mega discoteche che abbiamo in Italia (per fortuna, direi), ma ci sono tutti questi piccoli "club" che sono un po' come le nostre discoteche di metà anni 80-inizi anni 90. Quindi, posti abbastanza genuini, in cui 200/300 persone cantano tutte insieme le canzoni degli Abba. E ci sarebbero altri esempi di locali moderni (sia in Temple Bar che fuori, così come in altre città) in cui l'atmosfera è sempre molto allegra e piacevole. Insomma, io credo che bisognerebbe cominciare a capire che certe realtà sono inevitabili in una città piena di giovani come Dublino. Giustissimo conservare la antica tradizione dei pub, ma è altrettanto giusto dare spazio anche ad altri luoghi magari più scontati e banali, ma in cui ci si può comunque divertire.

La mia non è una difesa incondizionata di Temple Bar. Anzi, sono il primo a sottolineare tutte le note negative che possono caratterizzare un posto come quello, quando la macchina del turismo si mette in moto. Ad esempio, a me piaceva molto il pub che c'è nella piazzetta di Temple Bar, ovvero il Quay's Bar. L'anno scorso ho visto che hanno costruito un'ala nuova che stona completamente col resto del pub e ci sono rimasto molto male, tant'è vero che ormai ho messo una bella "croce" su quel pub che, fino ad un paio di anni fa, era piccolo ed accogliente.

Quello che volevo sottolineare è che in Temple Bar ci sono altre forme di divertimento, lontane anni luce dal concetto di pub tipicamente irlandese, ma che vanno pur sempre tenute in considerazione. E' ovvio che se dovessi scegliere tra le due forme di divertimento, non avrei dubbi a preferire il piccolo pub pieno di gente allegra, con un paio di musicisti che suonano dal vivo. Però mi sono divertito anche in posti completamente diversi come il Boomerang o il Buskers (o lo stesso Zanzibar), dove non ci sono solo persone che vomitano o che lottano in mutande. E non mi vergogno a dirlo o a scriverlo.

Ciao.