Italiani pigracci e mammoni
So che con questo titolo attirerò l'attenzione (e le ire) di molti miei co-forumisti
Che devo dirvi, è una domenica annoiata, ho entrambi i figli malati e The Queen is Dead a manetta, lasciatemi sfogare
Io sono dell'idea che mandare un italiano adolescente all'estero, tutto pagato, corso+accomodation in un ambiente popolato da connazionali altrettanto adolescenti ed altrettanto viziati e pieni di soldi, è come prendere i soldi e buttarli nel cesso, si fa prima a disfarsene
La mia è pura esperienza personale. 13 anni fa frequentai un corso a Dublino per qualche mese (il mio inglese era catastrofico). La differenza tra me e gli altri studenti era la mia età, il mio stato (lavoravo in un ristorante e davo ripetizioni di italiano), la mia residenza (non vivevo in famiglia). la differenza tra me ed i ragazzuoli era che il corso me lo pagavo coi miei soldi (raggranellati e sudati) ed avevo fretta di fare le mie Cambridge Examinations a fini di arricchire il mio disastrato curriculum. Morale: diventai amica dell'insegnante, al punto che me lo portavo al pub coi miei amici, col risultato di "involontarie" lezioni private
Per cui mentre gli altri italiani/spagnoli del corso non imparavano un tubo e si trovavano davanti al Mc Donalds la sera in gruppi di 50 -tutti connazionali- che commentavano a quanto ammontava l'assegno settimanale che mamma aveva appena spedito, io studiavo per i miei esami Cambridge e li passavo. A me, il corso ai tempi servì parecchio.
Per cui non è il corso di per se' che non funziona, ma l'attitudine con cui i nostri adolescentelli coccolati e straviziati vengono mandati all'estero.
Ho due figli e quando saranno adolescenti potranno fare esperienze all'estero solo alle seguenti condizioni:
1. scambi culturali non pagati, per esempio con amici e con associazioni culturali
2. il corso non viene pagato da me ma dal mese di lavoro che si fanno al supermercato locale (come tutti qui d'altronde) non appena finisce la scuola.
3. quando sono più grandicelli possono trovarsi direttamente un lavoro all'estero. In questo modo o impari la lingua locale o fai la fame.
Scusate la crudeltà: il mio è solo realismo di fronte alle orde di ragazzini pastasciuttari e mammoni che invadono questo paese ogni anno pensando di andare a Rimini.