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01/09/2003 15:33 | |
Buongiorno!
mi ero un po' assentato dal forum anche perchè in periodo di vacanze non mi sentivo molto utile.... io in Irlanda le vacanze non le ho mai fatte prima di venirci ad abitare (ora però me la sto girando per bene).
Per replicare a mister C:
-segnaletica.... probabilmente l'Irlanda non è ai livelli della Germania, ma mi pare che di segnaletica ce ne sia abbastanza. Se invece mi parli delle indicazioni di vie e strade.... beh, a Dublino non è molto semplice. Ma quando mai, viaggiando in un Paese completamente nuovo non abbiamo avuto la stessa sensazione. I cartelli non sono mai abbastanza, ne vorremmo uno ad ogni incrocio.... beh, a sto punto compriamoci una mappa!!!!
-gli irlandesi ignorano le strade che li circondano????? questa mi è nuova....
-guida...... certo, qui non si sgomma ai semafori, non ci si taglia la strada e non si supera a sinistra (senza dimenticare che non si passa neppure con il rosso, non si suona il clacson e non ci si incolla al sedere delle automobili che ci precedono). A me pare che questo significhi che qui guidano meglio di quanto non avvenga in Italia. Perlomeno ci si può preoccupare della propria guida senza lo spettro della mossa a sorpresa dell'automobilista che ci segue!
-socializzare al pub... uno sforzo bisognerà pur farlo, o no? Gli irlandesi sono amiconi, ma se non li si avvicina per fare due chiacchiere.... perchè dovrebbero farlo loro(??!)
-Prezzi, e qui il dente duole.... la verde isola dello smeraldo è uno dei Paesi piu cari d'Europa e, pur avendo degli stipendi piu elevati che in Italia, rimane pur sempre un posto caro. La birra in pieno centro costa sicuramente di piu che in un piccolo paesino sulla costa (perchè il caffe a piazza San Marco non è piu caro che in una piola in montagna????)
Ovvio, l'Irlanda non è il Pease dei balocchi (come qulache turista innamorato potrebbe tendere a far credere) ma prima di avventurarci in critiche un po' approssimative guardiamo da dove arriviamo e ricordiamoci che siamo ospiti (per cui siamo NOI a doverci adattare alle abitudini, per strane che siano, del Paese che ci ospita).
Provare per credere!
Contec
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