Più che non cercarli, i connazionali, proprio non li trovo
Quando lavoravo a Dublino molti dei miei colleghi erano italiani, la maggiorparte ben inseriti nella vita irlandese (compagno/marito/moglie irlandese + figli bilingui ecc.) per cui non si tendeva mai ad uscire assieme, a parte le "cene aziendali".
Io personalmente ho sempre avuto amici del luogo, ed ho continuato le mie conoscenze a prescindere dai colleghi. Ultimamente le città irlandesi sono tuttavia diventate cosmopolite. Per qualche motivo, tra scuola dei figli ed altre attività mi ritrovo sempre a sbattere contro francesi, tedeschi, spagnoli, una folta comunità nigeriana (c'è un centro di accoglienza nella mia area, vicino alla scuola), ed anche (pochi) italiani, tutti comunque perfettamente integrati.
Direi che il rischio di fare l'emigrante sconsolato che rimpiange il sole e i mandolini o il gruppo di turisti "Dubgal" (per usare un vostro felice neologismo ;-))) lo si corre solo se si viene per esperienze occasionali, tipo le comitive di studenti in massa, o per lavorare a contratti temporanei, come fa ad esempio la Microsoft che recluta personale direttamente dall'Italia. Ed in quel caso ti ritrovi davvero quelli che fanno i paragoni con i negozi o la cucina italiana, spendendo le sere in locali "pseudotypical" senza spiaccicare una parola in inglese per ore ed ore.
In pratica, mi è rimasta solo un'amica itlaiana che tra l'altro vive a Dublino, per cui ci sentiamo occasionalmente. A parte coincidenze strane (tipo l'insegnante di danza di mia figlia che ha il padre italiano...), come ho detto, di italiani qui a Cork se ne trovano pochi.
O sono io che li repello (è una parola, "repello"?)?